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28 marzo 2024

Esteri

Covid, l'impegno del G7: "Distribuzione globale dei vaccini"

I leader: "Rafforzare la cooperazione per rispondere al coronavirus, sostegno a vaccini arrivato a 7,5 miliardi"

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g7

GRAN BRETAGNA - I leader del G7 riuniti per la prima volta in videoconferenza sotto presidenza britannica "accelereranno lo sviluppo e la distribuzione globale dei vaccini" contro il coronavirus, "lavoreranno con l'industria per accrescere la capacità di produzione, anche attraverso la concessione volontaria dei brevetti, miglioreranno la condivisione delle informazioni, come sulla sequenza delle nuove varianti e promuoveranno pratiche ragionevoli e trasparenti e la fiducia nei vaccini".

 

E' quanto si legge nella dichiarazione diffusa al termine della riunione, nella quale si definisce "il ruolo di un'immunizzazione estesa un bene globale collettivo". "Oggi, con un aumento degli impegni finanziari di oltre quattro miliardi di dollari per Act-A e Covax, il sostegno collettivo del G7 ammonta a sette miliardi e mezzo di dollari", proseguono i leader nella dichiarazione in cui si invitano "tutti i partner, compreso il G20 e le istituzioni finanziarie internazionali, a unirsi a noi per aumentare il sostegno all'Act-A" e migliorare l'accesso dei "Paesi in via di sviluppo ai vaccini approvati dall'Oms attraverso il meccanismo Covax".

 

"Ribadiamo il nostro sostegno ai Paesi più vulnerabili e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e la nostra partnership con l'Africa, anche per sostenere una ripresa resiliente. Lavoreremo attraverso il G20 e con le istituzioni finanziarie internazionali per rafforzare il sostegno alle risposte dei Paesi esplorando tutti gli strumenti disponibili, inclusa l'attuazione piena e trasparente dell'iniziativa di sospensione dei pagamenti al servizio del debito". Durante l'incontro l'Unione Europea "ha insistito sia sulla necessità di accelerare l'accesso ai vaccini e di far riprendere l'economia". L'Unione, sottolineano fonti Ue, si "compiace" del fatto che la dichiarazione finale "menzioni chiaramente 'prassi trasparenti e responsabili' per quanto riguarda i vaccini". Per Bruxelles, è un messaggio alle multinazionali farmaceutiche, affinché "rispettino gli obblighi contrattuali in modo corretto".

 

All'incontro hanno partecipato Ursula von der Leyen e Charles Michel, per la Commissione e per il Consiglio Europeo, rispettivamente. "Ci compiacciamo - notano le fonti - che i leader abbiano fatto riferimento ad un possibile trattato internazionale sulle pandemie: Charles Michel lo ha proposto nell'incontro del G20 di novembre e resta una priorità per lui". L'Unione "ha insistito per la solidarietà con i Paesi terzi, in particolare con quelli africani, e sulla necessità di impegnarsi per Covax, per la quale l'Ue ha aumentato il suo contributo". Il blocco dei 27 ha anche insistito sulle transizioni verde e digitale, "spina dorsale della ripresa economica" post pandemica. L'Ue "vuole trattare in modo costruttivo con la Cina e resta salda su interessi e valori". In tema di salute, L'Europa "ha insistito perché ci fosse un riferimento alla vaccinazione come 'bene pubblico globale'" e la dichiarazione finale "riflette chiaramente questo punto di vista". Nella dichiarazione c'è anche, infine, un riferimento allo sforzo per "'raggiungere una soluzione basata sul consenso sulla tassazione entro metà 2021 nel contesto dell'Ocse'". E per l'Ue trovare un accordo globale sulla tassazione del digitale "rimane una priorità".

 



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