Il Covid ferma anche il "Processo aea Vecia”, l'antica tradizione di metà quaresima
Sarebbe andato il scena questa sera a Treviso
| Isabella Loschi |
TREVISO - Quest’anno sicuramente la “vecia”, colpevole di tutti i mali dell’anno appena trascorso, avrebbe subito un difficile processo. La sentenza sarebbe stata dura e il rogo assicurato. Ma niente da fare. Quest’anno non potremmo incolparla per questo drammatico 2020.
Si sarebbe tenuto questa sera a ponte Dante, il “Processo aea Vecia” di metà Quaresima. Purtroppo la pandemia ha cancellato anche questa antica tradizione, amata da grandi e piccini che ogni anno, nel giovedì di metà quaresima, a Treviso richiama centinaia di persone lunga Riviera Garibaldi per assistere al processo della vecchia signora e al suggestivo rogo in mezzo alle acque del Sile.
Il processo, che ha superato le 53 edizioni, è organizzato dal Gruppo Folkloristico Trevigiano che pochi giorni fa ha perso il suo fondatore e presidente, Gianfranco Grespan, artefice anche del “Processo alla Vecia” in cui rappresentava il pubblico ministro.
“Oggi si sarebbe dovuta tenere a Treviso la storica manifestazione - ricorda nella pagina Facebook il Gruppo Folkloristico - Amici resistiamo prima o poi torneremo a viverci la nostra città e il suo bagaglio di cultura e tradizioni”.