Covid, Casa Fenzi: "Il nostro problema è reperire personale"
Il direttore Penzo: "Non troviamo infermieri da assumere"
CONEGLIANO - “Il nostro problema è quello di reperire personale”. A sollevare la questione è Piergiorgio Penzo, direttore di Casa Fenzi a Conegliano: una carenza messa sotto i riflettori dalla seconda ondata di Covid-19 che sta interessando tutto il paese. E per il futuro le prospettive non sono rosee, “perché nel prossimo biennio non si sa se i posti verranno coperti”.
Al momento Casa Fenzi non è sotto organico, ma “se un operatore lascia il servizio non abbiamo nessuno con cui sostituirlo”, rivela Penzo. Il meccanismo tutto sommato è semplice: “L’Ulss sta assumendo a causa dell’emergenza, e gli operatori delle Rsa vanno a lavorare per l’azienda sanitaria”, spiega il direttore della casa di riposo coneglianese.
Nella struttura, dall’inizio della pandemia, ci sono stati già due o tre casi del genere, con personale “migrato” dalla Fenzi in ospedale o in strutture dirette dall’Ulss. “Non troviamo infermieri da assumere – continua il direttore -. Ma questo è un problema diffuso. Anche al di là dell’emergenza Covid, quello del personale rimane un problema”.
Attualmente la struttura di viale Spellanzon è Covid free, come annunciato la scorsa settimana dopo i tamponi eseguiti su ospiti e dipendenti. Le visite dei familiari, visto il netto aumento dei contagi delle ultime settimane, sono però stati sospesi temporaneamente. “Sugli anziani pesa l’assenza delle relazioni”, fa sapere però il direttore.