Covid, bar e ristoranti in crisi nel vittoriese: "Iniziamo a vedere alcune chiusure"
Paludetti: "Va benissimo riaprire all'esterno, ma ci vogliono disposizioni chiare per riaprire tutto in sicurezza"
VITTORIO VENETO - Pranzi e cene, ma solo all’aperto. Dal 26 aprile bar e ristoranti in zona gialla dovrebbero riaprire al pubblico, sfruttando, però, solo i plateatici. “Potrebbe rappresentare un problema per chi ha plateatici piccoli – sostiene Michele Paludetti, presidente di Ascom Vittorio Veneto -. Se arriva un temporale durante una cerimonia, andiamo al coperto? Si può, non si può? Va benissimo riaprire, ma c’è bisogno di programmazione”.
I dubbi relativi alle riaperture e ai nuovi protocolli, quindi, rimangono. La stagione non assicura serate miti e giornate soleggiate, e anche questo potrebbe creare qualche fastidio ad esercenti e clienti, soprattutto in una città come Vittorio Veneto. “Il clima non è stimolante – aggiunge Paludetti -. Bisogna dare disposizioni chiare per riaprire tutto in sicurezza. Ci vuole un passo in più”.
Dare la possibilità di cenare e pranzare all’aperto rappresenta una prima mossa, ma il numero uno di Ascom chiede un’accelerata.
Il mondo della ristorazione vittoriese, infatti, è in difficoltà, e Paludetti non lo nasconde. “Iniziamo a vedere alcune chiusure di bar e pubblici esercizi – rende noto -. È ora di responsabilizzare anche i cittadini, che con i loro comportamenti possono aiutare gli esercenti”.