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25 aprile 2024

Treviso

Covid, 257 pazienti curati con plasma iperimmune grazie alle donazioni

Nell’anno della pandemia i trevigiani non hanno mai smesso di donare il sangue consapevoli dell'importanza del prezioso dono salvavita

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

plasma iperimmune

TREVISO - Nell’anno della pandemia i trevigiani non hanno mai smesso di donare il sangue, fondamentale per salvare altre vite.

“Nel territorio dell’Ulss 2 - afferma Arianna Veronesi, direttrice della Medicina Trasfusionale - l'elevato senso di responsabilità dei donatori, associati-affiliati e non, consapevoli dell'importanza del prezioso dono salvavita, ha fatto sì che essi non si siano mai negati alla donazione del sangue nonostante la pandemia in corso, contribuendo di fatto non solo all'autosufficienza provinciale ma anche alla compensazione regionale e extraregionale”.

Inoltre i trevigiani colpiti dal Covid, inoltre, si sono resi parte attiva nella costituzione della Biobanca Regione Veneto del plasma iperimmune, garantendone il suo utilizzo a fini terapeutici nell'ambito di un protocollo di studio di tipo interventistico per curare altri pazienti positivi al Covid.

Sono stati 257 i pazienti che, ad oggi, hanno beneficiato di tale terapia. Il rispetto della raccolta del sangue secondo la pianificazione data è stato possibile grazie a tutti i donatori, ma anche, all'efficienza organizzativa dell'associazionismo nell'intero territorio provinciale: una rete che ha assicurato, nonostante le difficoltà note a tutti, di raggiungere anche obiettivi straordinari non preventivati come quello della Biobanca.

“Nel difficile periodo appena trascorso la già ottima collaborazione tra Ulss 2 e associazioni si è ancor più consolidata. A supporto di quanto affermato sulla generosità dei donatori - prosegue la dottoressa Veronesi - la raccolta degli emocomponenti ha registrato nel 2020 solo una flessione complessiva pari al 5% rispetto all’anno precedente, pre-pandemico. Questo decremento delle donazioni, per fortuna non ha, di fatto, impattato sull'attività sanitaria complessiva. Mentre i dati della raccolta dei primi 4 mesi del 2021 evidenziano una netta ripresa che dovrebbe portare a concludere l’anno con un incremento di attività di raccolta rispetto alla fase pre-Covid”.

Il 14 e il 15 giugno l’Italia ospiterà a Roma l’evento globale del World Blood Donor Day, la giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo il rinvio dell’edizione 2020 a causa del Covid.

La giornata mondiale del donatore di sangue è stata istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e si celebra in tutto il mondo il 14 giugno, giorno della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh.

 


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