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28 marzo 2024

Castelfranco

Covid: “Benazzi smetta di sminuire i problemi e Marcon batta un colpo”

“Se non fosse che siamo nel mezzo dello tsunami epidemico ci sentiremmo di chiedere le sue dimissioni”

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

Terapia intensiva

CASTELFRANCO - “La situazione dell’epidemia COVID a Castelfranco e Montebelluna è fuori controllo. I casi non accennano a diminuire, i morti aumentano, la pressione sui servizi sanitari è oramai insostenibile. Se non si agisce unitariamente e immediatamente su tutti i fronti sarà una catastrofe annunciata”. A gridare l’allarme è il PD castellano nelle figure di Sebastiano Sartoretto capogruppo in Consiglio comunale, Claudio Beltramello Consigliere esperto di sanità e Teresa Spaliviero Segretario cittadino del partito.

“Il numero di nuovi casi è tale che i servizi sanitari non ce la fanno più - spiega Beltramello -. Montebelluna, ospedale Covid, non riesce più a gestire adeguatamente tutti i casi gravi e a lanciare l’allarme è proprio il personale sanitario. L’ex ospedale di Valdobbiadene, ora in parte riaperto, non è in grado di gestire casi instabili e comunque manca il personale adeguato. Anche i servizi territoriali sono saturi e gestiscono casi che in situazioni normali, a pari gravità, certamente sarebbero stati ricoverati. Tutto il personale non ce la fa più. L’ospedale di Castelfranco che si è voluto mantenere non-Covid è strapieno perché si sta facendo carico dei malati non-Covid di Montebelluna e siamo pure qui sopra ogni limite sostenibile. Senza citare i focolai di epidemia di alcuni reparti che teoricamente sono appunto Covid free.

Ricordo che il Direttore Generale Benazzi dieci giorni fa ha divulgato sulla stampa l’opinione che i morti di Covid reali erano una piccola minoranza del totale dei morti classificati come Covid (cosa assurda, immagino detta per sminuire il problema) e ieri leggiamo che si stupisce che le persone vadano in giro tranquille… Io nel mio ruolo di tecnico mi sono sempre messo a disposizione per dare una mano ma evidentemente essere un non-allineato al lega-pensiero non consente di accettare la mia offerta di aiuto. E invece mi stanno chiamando dal Piemonte e dall’Alto Adige”.

“A fronte di questa situazione negli ospedali sarebbe fondamentale mandare messaggi chiari e dare regole certe a tutta la popolazione - interviene la Spaliviero - invece che continuare a sminuire il problema e a lasciare che tutto sia lecito. Ed infatti nel fine settimana la popolazione ha creato assembramenti nelle vie della nostra città e in tutta la Provincia come se l’epidemia fosse un problema che riguardi altri. E in tutto questo il Sindaco Marcon continua a non fornire i dati di infezione nella nostra città e non fa nulla di serio per evitare che assembramenti e per promuovere una coscienza collettiva indispensabile in questo momento. Peraltro, sono allibita che il Direttore Generale Benazzi continui, nonostante la situazione assolutamente problematica a sminuire il problema: a Treviso e a Montebelluna non ci stanno più i morti in obitorio, è una situazione mai esistita in precedenza. Se non si argina la cosa con urgenza arriveranno i camion dell’esercito come a Bergamo per portare via le salme”.

Sartoretto non fa sconti a nessuno: “Il Direttore Generale Benazzi nelle sue conferenze stampa sembra solo preoccupato della forma (con controproducenti negazioni riguardo il fatto che le strutture sanitarie sono al collasso ed il personale allo stremo) dimenticando che il suo ruolo non è politico bensì tecnico ed ha il dovere di occuparsi della sostanza, di risolvere urgentemente i problemi. Lasci al suo capo Zaia e al suo fidato Marcon il ruolo di dire che “va tutto bene”. Se non fosse che siamo nel mezzo dello tsunami epidemico ci sentiremmo di chiedere le sue dimissioni.

Riguardo Marcon verrà ricordato come Ponzio Pilato: nel suo doppio ruolo di Sindaco di Castelfranco e di Presidente della Provincia non sta facendo assolutamente nulla per arginare seriamente l’epidemia: non divulga i dati, non coordina i Sindaci, non fa sentire la sua voce e valere i suoi ruoli in nessun ambito per favorire comportamenti virtuosi delle persone. Nemmeno si rende conto che le conseguenze della sue non-azioni sono morti in più da contare nella nostra città e in tutta la Provincia. Prima o poi sarà chiamato a risponderne.”

 



Margherita Zaniol

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