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02 novembre 2024

Nord-Est

Cortina, soccorso turista Usa in alta quota: aveva solo scarpe da ginnastica

Lanciato l'allarme mentre era a Forcella Lagazuoi, a 2.480 metri: "Il nostro Soccorso Alpino e gli elicotteri gialli della sanità regionale non sono taxi"

| Ansa |

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Cortina, soccorso turista Usa in alta quota: aveva solo scarpe da ginnastica

CORTINA (BELLUNO) - Stava affrontando il passaggio su una forcella a 2.500 metri di quota con scarpe da ginnastica il turista americano che oggi è stato soccorso e portato in salvo sul Lagazuoi, sopra Cortina. Il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato in tarda mattinata perchè l'uomo era rimasto bloccato dalla neve - ancora ben presente a quelle quote in queste settimane - incapace di proseguire.

Individuate le coordinate del punto dove si trovava il 33enne, a quota 2.480 metri, sotto Forcella Lagazuoi, una squadra della Guardia di finanza è salita in funivia per poi scendere a piedi e raggiungerlo. Il turista, che indossava scarpe da ginnastica, è stato riaccompagnato al parcheggio dai soccorritori.

"Il nostro Soccorso Alpino e gli elicotteri gialli della sanità regionale non sono 'taxi'. Chi approccia le cime pensando, con una chiamata, di poter tornare in breve tempo al parcheggio dell'auto scortato dai soccorritori in divisa, deve valutare le conseguenze e le responsabilità della propria incoscienza". Lo afferma il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commentando la notizia dell'escursionista.

"La stagione estiva anche in montagna è appena iniziata e sono già numerose le segnalazioni di imprudenza che hanno costretto ad intervenire uomini e mezzi del Soccorso Alpino - aggiunge -. Nell'arco dell'ultimo mese sono stati oltre 50 gli interventi degli uomini e delle donne del Cnsas. I soccorritori nei loro rapporti riferiscono di persone senza la dovuta attrezzatura, con scarpe da ginnastica sui sentieri in quota, senza vestiario adeguato al maltempo. Sottovalutazioni che, in una stagione come questa, rischiano di costare caro: l'approccio alla montagna non avviene con la dovuta attenzione e con una preparazione sufficiente". "Questo è solo l'ultimo di una serie di episodi accaduti anche quest'anno - conclude Zaia - colgo l'occasione per rinnovare l'appello alla responsabilità e alla prudenza a tutti coloro che si recano a fare escursionismo, arrampicata o qualsiasi attività tra monti e boschi montani".


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