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19 aprile 2024

Treviso

Corsa al superbonus 110%: "A Treviso difficoltà nel gestire le richieste di accesso agli atti"

Il consigliere Rosi (Treviso Civica) parla di "professionisti e cittadini che aspettano risposte da mesi". Conte:"Stiamo implementando il personale"

| Isabella Loschi |

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superbonus 110%

TREVISO - Cantieri, gru, impalcature spuntano in ogni angolo della città. Gli effetti del superbonus 110% spingono l’edilizia trevigiana. Condomini, palazzi ma anche case singole, tutti vogliono approfittare delle agevolazioni e rimborsi per ristrutturare casa. A Treviso però l’applicazione dell’atteso incentivo sta avendo qualche rallentamento di troppo.

A segnalare i ritardi è il consigliere comunale Franco Rosi (Treviso Civica): “Negli ambienti economici si fa un gran parlare della difficoltà di avere i documenti dal comune di Treviso per avviare l’iter del Superbonus 110%”, dichiara. “Mi segnalano che ci sono professionisti ma anche cittadini privati che aspettano da molte settimane, per non dire da mesi, la risposta per l’accesso atti. Il 110% è un provvedimento della scorsa estate ed era abbastanza ovvio che ci fosse un notevole incremento delle richieste di accesso atti agli uffici preposti del Comune. L’amministrazione doveva prevedere un potenziamento del personale negli uffici. O forse il sindaco Conte forse pensava che un’iniziativa del genere avesse poca adesione?”, si interroga Rosi.

“Stiamo facendo una selezione per integrare del personale a tempo determinato proprio per supportare l’ufficio tecnico e le pratiche del Superbonus 110%”, risponde il sindaco Mario Conte. “Ricordo che in questo momento tutti i concorsi e selezioni pubblici sono fermi”.

A evidenziare ritardi della pubblica amministrazione un pò in tutta la provincia, è anche la Confartigianato Marca Trevigiana che chiede la proroga del Superbonus 110%. “Serve una semplificazione delle pratiche edilizie”, sottolinea il presidente Vendemiano Sartor. “Proprio per la necessità di pianificare le opere, mettendo in conto anche i tempi di risposta della pubblica amministrazione che ci porta a registrare costanti rallentamenti dovuti alle difficoltà di accesso agli atti e agli interventi che vengono richiesti per sanare difformità, per il conseguimento della conformità urbanistica, chiediamo che si eviti di attendere la fine dell’anno per concedere una proroga così importante”. “Una partita decisiva anche in prospettiva della ripresa post Covid, ancora tutta da decifrare nei tempi e nei modi".

In provincia di Treviso le imprese artigiane dell’edilizia a fine 2020 erano 7.747 con 14.784 addetti. Le imprese artigiane dell’impiantistica erano 2.172, con una flessione rispetto all’anno precedente dell’1,4%. Gli addetti impiegati in questo ambito sono 5.940”. “Ciò che si sta riscontrando sul campo - conclude Sartor - è che sfruttare il volano generato da Superbonus, sconto in fattura e cessione del credito d’imposta richiede una sinergia tra cittadini, committenti, professionisti e imprese, che ha necessitato e necessita ancora di essere pienamente rodato".

"Urge garantire un arco temporale più ampio che permetterebbe alle stesse imprese di poter evadere le richieste dei committenti. Capita spesso che le imprese debbano rinunciare ad accettare nuovi lavori dati i cantieri già avviati e i tempi stretti per poterne aprire di nuovi assicurando la fruizione delle detrazioni promesse”.

 


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