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28 marzo 2024

Montebelluna

Coronavirus: tamponi non fatti, ma l'Ulss2 rassicura

Dalle istituzioni continuano ad arrivare informative sull’estensione dei tamponi ma ancora tanta gente lamenta di non averne fatti. Ora l’Ulss chiarisce e rassicura

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Tampone

MONTEBELLUNA – Diversi lettori ci hanno contattati per segnalarci un’incongruenza tra quanto diffuso della informative istituzionali sui tamponi e ciò che invece è capitato a più di un cittadino. Una signora del Montebellunese racconta che un amico è ricoverato da un mese in ospedale a Montebelluna per Covid-19 ma ad oggi la moglie ed i figli, pur avendolo chiesto, non hanno fatto alcun tampone: “… nonostante abbiano perso gusto e olfatto chiaro sintomo di positività (così dicono gli esperti)”.

Un problema che emerge anche tra il personale ospedaliero: “Mia moglie lavora in ospedale a Montebelluna e non ha ancora fatto un tampone pur avendo avuto colleghi positivi – ci racconta un lettore che riferendosi ad alcune dichiarazioni pubbliche delle istituzioni, aggiunge -. Sembra invece che i tamponi siano stati fatti a tutti i dipendenti sanitari ma è falso”. Analogamente anche i dipendenti del Servizio Infermieristico di Assistenza Domiciliare (S.I.A.D.) che opera a domicilio, soprattutto assistendo gli anziani, lamentano di non essere stati sottoposti a tampone.

Sono numerose le testimonianze in tal sento al punto che c’è anche chi auspica: “Spero che quando tutto sarà finito, medici e infermieri abbiano la forza di parlare di dire veramente come stanno le cose…”. Testare la salute di tutta la popolazione sarebbe certo un’impresa mastodontica sotto tutti i punti di vista ma è evidente che vi siano contesti dove i controlli sarebbero indispensabili, per scongiurare la diffusione del virus. Fermo restando che il Veneto ha fatto il maggior numero di tamponi a livello nazionale ma resta da comprendere le tempistiche dello screening in atto, che potrebbero essere all’origine dei dubbi e dei timori dei nostri lettori.

Per doverosa correttezza in ordine alle segnalazioni ricevute sulla mancata effettuazione di tamponi in situazioni sensibili abbiamo chiesto lumi all’Ulss 2 per avere in particolare notizie sui casi: del personale sanitario all’ospedale di Montebelluna, in reparti in cui ci sono stati casi Covid; sui dipendenti del Servizio Infermieristico di Assistenza Domiciliare (S.I.A.D.) che quotidianamente visitano anziani a domicilio; ma anche sui famigliari (con sintomi) di persone ricoverate da settimane per Covid-19.

Queste le risposte dell’Ulss 2: “Tutto il personale sanitario dell'ospedale di Montebelluna, così come degli altri cinque ospedali dell'Ulss 2, è inserito nel piano di monitoraggio aziendale, che prevede l'effettuazione del test – quindi per il secondo quesito sui lavoratori SIAD -. Anche il personale del servizio infermieristico di assistenza domiciliare, afferente ai distretti sanitari, è inserito nel piano di monitoraggio con tampone. Questo personale eseguirà il test la prossima settimana – in fine sui famigliari -. Tutti i familiari di persone covid positive vengono sorvegliati dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica: se sintomatici, su richiesta del medico di famiglia, vengono sottoposti a tampone”.

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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