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18 aprile 2024

Treviso

Coronavirus, in sei mesi raddoppiate elementari richieste di aiuto a Telefono Amico

Preoccupa l'autunno: "I prossimi mesi potrebbero essere particolarmente delicati a causa degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria"

| Isabella Loschi |

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allarme suicidi

TREVISO - Nei primi sei mesi del 2020 quasi 2mila richieste di aiuto sono arrivate a Telefono Amico da parte di persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile gesto estremo da parte di un proprio caro. Ben oltre il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A renderlo noto, è Telefono Amico Italia, organizzazione di volontariato che da oltre 50 anni si prende cura di chi ha bisogno di essere ascoltato e sostenuto, in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio che ricorre il prossimo 10 settembre.

“Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato un netto aumento di telefonate e messaggi ai nostri tre servizi di ascolto: chiamate vocali attraverso numero unico 02 2327 2327, chat attraverso il numero WhatsApp 345 0361628 e mail attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it”, spiega l’associazione. “Al numero unico le segnalazioni relative al suicidio sono arrivate principalmente da uomini (58%) con età compresa tra i 26 e i 35 (22%); in circa il 40% dei casi le chiamate sono arrivate da persone che hanno chiesto aiuto per sé e per il 60% dei casi le chiamate sono arrivate da persone preoccupate per altri. Il servizio WhatsApp Amico è stato invece utilizzato, in relazione al tema del suicidio, principalmente da donne (54%) con età compresa tra 18 e 25 anni (35%). Importante prevalenza di donne (65%) anche nelle segnalazioni ricevute dal servizio mail M@ilAmica.

In termini assoluti, la maggior parte delle richieste di aiuto relative al tema del suicidio è arrivata attraverso chiamate vocali al numero unico 02 2327 2327, che è il nostro strumento di ascolto storico”.

Questo significativo aumento delle richieste di aiuto, spiega Telefono Amico, potrebbe essere legato non solo alle conseguenze psicologiche dell’emergenza Covid-19, ma anche al fatto che finalmente, pian piano, si sta sgretolando il tabù su questo delicato tema e si inizia a chiedere aiuto con più facilità e meno “vergogna”. “Un fenomeno da incoraggiare continuando a lavorare sulla sensibilizzazione, soprattutto in un momento storico così difficile”.

A destare preoccupazione è l’autunno. “I prossimi mesi – avverte lo psichiatra Diego De Leo direttore emerito del Centro collaborativo della Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la Ricerca e la Formazione sulla Prevenzione del Suicidio – potrebbero essere particolarmente delicati sul fronte della sofferenza psicologica a causa degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria. É fondamentale preparare sin d’ora la popolazione alle difficoltà del periodo che sta arrivando in modo che non ne venga colta del tutto alla sprovvista”.

In occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, il 10 settembre, a partire dalle ore 18.30, Telefono Amico Italia trasmetterà in diretta su Facebook l’evento virtuale di sensibilizzazione “Lo spazio che unisce”.

 

Sul tema leggi anche Il Covid lockdown all’origine del “cordoglio anticipatorio”

 


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