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29 marzo 2024

Castelfranco

Coronavirus, papà separato non può far visita alla figlioletta

La coppia di Castelfranco ha raccontato la propria storia:" Siamo due genitori che le vogliono e si vogliono bene"

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Coronavirus, papà separato non può far visita alla figlioletta

CASTELFRANCO – Papà separato non può andare a trovare la figlioletta che abita nel comune vicino perché il decreto non prevede questo caso. Una vicenda delicata che sta causando frustrazione e sconforto alla piccola ed ai genitori che pur se non vivendo più insieme hanno mantenuto buoni rapporti e stanno crescendo la bimba in un clima di serenità che con le nuove norme introdotte però è stato minato. Christian il papà e la mamma Lisa hanno quindi deciso di scriverci ma anche di divulgare nei social la loro storia affinché chi ha le risposte per risolvere la situazione possa dare loro una mano.

 

Ma ecco cosa racconta Christian: “Sono un papà separato, non legalmente, dalla mia ex compagna che vive in un comune limitrofo. Abbiamo una figlia di 4 anni che in questo momento sta passando un periodo psicologicamente molto duro. Premetto che sono un padre molto presente in quanto condividiamo, in comune accordo, quasi equamente l'affidamento, autogestendo la piccola senza orari né giorni prestabiliti. In questo periodo di forte emergenza ci siamo accorti che nostra figlia, pur essendo cresciuta in un contesto tranquillo da due genitori che le vogliono e si vogliono bene nonostante la separazione, non ha gli stessi diritti di bambini cresciuti purtroppo in un contesto di lotte tra genitori in quanto priva di documenti giudiziari che certifichino l'affidamento della stessa”.

 

Il papà quindi afferma che: “Ritengo la cosa inammissibile in quanto non deve esserci assolutamente diversità per ciò che riguarda i diritti dei bimbi anche in situazioni di emergenza. Noi come genitori dobbiamo avere gli stessi diritti di andare a prelevare la bimba da casa dell'uno a casa dell'altro e viceversa senza dover rischiare sanzioni che in caso di genitori con affidamento giudiziario non rischierebbero nulla. Questa cosa accomuna molte altre famiglie e dobbiamo riuscire a far avere gli stessi diritti ai nostri bimbi in una situazione come la nostra senza la paura di prendere sanzioni pecuniarie dalle quali dovremmo iniziare un lungo ed estenuante ricorso. Attualmente non sono riuscito a trovare qualcuno che tuteli la libertà di mia figlia di vedere alternativamente i genitori”.

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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