Coronavirus, novità in Veneto: a breve il test molecolare sulla saliva
Un'alternativa meno invasiva rispetto al tampone tradizionale
Cambia il panorama sanitario legato al Coronavirus in Veneto. Ad oggi sono 27 i ricoveri in terapia intensiva - uno in più nelle ultime 24 ore -, ma quello che si registra è l’abbassamento dell’età media dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive.
In totale ci sono 213 persone positive al Covid-19 ricoverate in ospedale, mentre salgono i contagi (+183 nell’ultimo bollettino), con una cifra che si assesta a 27mila 156 dall’inizio della pandemia. L’ultimo bollettino invece non registra decessi, che rimangono fermi a quota 2176. Oggi il presidente Luca Zaia ha anche parlato dell’abbassamento della percentuale dei pazienti in terapia intensiva rispetto al totale dei ricoverati, cifra che si assesta al 6%.
Un altro trend riguarda la degenza media, anch’essa al ribasso: ora in Veneto è dai 6 ai 9 giorni. E - dato importante - nelle terapie intensive un terzo dei pazienti non è intubato. Il presidente ha così ricordato come il “quadro clinico sia molto diverso” dall’emergenza di febbraio e marzo. Buone notizie arrivano anche dall’ambito dei contagiati: solo 40 su 3621, il totale dei positivi ad oggi, presentano i sintomi del Coronavirus.
“Siamo assolutamente presenti come sanità - ha spiegato Zaia -, non è il caso di portare allarmismo e fare tragedie”. Nonostante questo, ha ribadito l’importanza di indossare la mascherina per evitare i contagi: “L’uso della mascherina è direttamente proporzionale alla tutela della salute nostra e degli altri. Se hai la mascherina il virus non te lo prendi”.
Bisogna tenere duro, secondo Zaia, perché “il virus, com’è arrivato, se ne andrà. Non ce lo porteremo a vita”. Vista la situazione, Zaia ha escluso nuove ordinanze - in Veneto - sulla reintroduzione dell’uso della mascherina all’aperto e nei casi non previsti dall’attuale normativa nazionale.
E non c’è nessun rischio di nuove zone rosse e di rispettivi lockdown, ha assicurato il presidente facendo il punto della situazione sul Covid-19 nella sede della Protezione Civile di Marghera. In Veneto “la situazione è sotto controllo”, ha assicurato Zaia.
L’obiettivo è quello di potenziare e di snellire lo screening: in un paio di settimane dovrebbe essere introdotto il test molecolare sulla saliva, mentre nel giro di un mese e mezzo il Veneto dovrebbe essere a regime con i test salivari rapidi. Un’alternativa decisamente meno invasiva del tampone tradizionale, visto che - esclusi i neonati - basterà depositare la propria saliva in una provetta per essere testati.