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20 aprile 2024

Treviso

Coronavirus, aumentate del 60% le chiamate alla polizia. Ma per segnalare chi trasgredisce

Dal 9 marzo sono oltre 6mila le telefonate al 113 ricevute dalla sala operativa della Questura di Treviso

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

controlli polizia

TREVISO – Da quando c’è l’emergenza Coronavirus le chiamate al 113 da parte di cittadini sono cresciute enormemente. E molte di queste sono per segnalare comportamenti che trasgrediscono i divieti imposti per arginare l’epidemia.

 

Se dal 9 marzo alla fine di marzo del 2019 c’erano circa 3.500 telefonate, nello stesso periodo di quest’anno si è superata invece quota 6mila chiamate, con un aumento di circa il 60%.

Ci sono molte telefonate per richieste di informazioni, ma anche segnalazioni da parte di cittadini che hanno portato ad immediati controlli da parte delle volanti per verificare il rispetto delle misure di contenimento del contagio disposte a livello nazionale.

Tanto che l’attività della sala operativa della Questura di Treviso è stata praticamente monopolizzata da verifiche collegate a situazioni riguardanti in un modo o nell’altro il Coronavirus.

 

Domenica sera, proprio dalla sala operativa dove i poliziotti in questi giorni controllano continuamente il sistema di videosorveglianza cittadino al fine di riscontrare violazioni delle misure volte ad arginare la diffusione del virus è partita la segnalazione di un’auto sospetta in viale Europa.

La Citroen, che aveva appena percorso anche viale della Repubblica, è stata raggiunta in pochi minuti da una volante e gli agenti hanno richiesto al ragazzo alla guida dove stesse andando.

 

Lui ha iniziato a dare delle motivazioni discordanti ed inverosimili, dicendo inizialmente di essere andato a fare rifornimento di benzina e poi di essere stato a far visita ad un’anziana parente. Non aveva però alcuna ricevuta del carburante ed inoltre i poliziotti hanno trovato un videoproiettore e dei cavi per collegarlo ai piedi del sedile del passeggero.

Che fosse andato da qualche amico a vedere un film? Lui non ha confermato, in ogni caso è scattata una sanzione di 533 euro per violato le disposizioni imposte dalle autorità.

 


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Matteo Ceron

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