Coronavirus: 5 positivi dal Bangladesh a Jesolo, dovevano lavorare nelle strutture turistiche
Associazione Jesolana Albergatori: “Subito bloccati dopo il tampone, non hanno mai messo piede nelle nostre strutture”
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"Quelli che dovevano diventare dipendenti sono stati subito bloccati, dopo l'esito del tampone, per cui non hanno mai messo piede nelle nostre strutture e si trovano in isolamento". Lo sottolinea il presidente dell'Associazione Jesolana Albergatori, Alberto Maschio, in merito ai cinque bengalesi positivi, ora in isolamento fiduciario, tenuti sotto controllo. Erano giunti a Roma da Dacca, una decina di giorni fa e si trovavano nella località turistica veneziana per essere assunti stagionalmente in alcune delle moltissime nelle strutture turistiche.
Sottoposti a tamponi dall'Usl 4 del Veneto Orientale, gli stranieri sono risultati positivi al tampone e quindi messi in isolamento fiduciario. "Siamo scrupolosi nel seguire protocolli e indicazioni da parte delle autorità sanitarie", osserva Maschio il quale poi sottolinea "com'è possibile che da Roma, dove si dice che un bengalese sia risultato positivo dopo avere evidenziato i sintomi, siano potuti arrivare tranquillamente da noi? Dove sono i controlli? Oggi si parla di una task force all'aeroporto di Roma: sembra di essere alle solite, ovvero si interviene solo dopo che il danno è stato fatto. Spero ci si renda conto che ognuno deve fare la propria parte per garantire la sicurezza a tutti; noi come imprenditori continueremo con il nostro atteggiamento attento e scrupoloso. Mi auguro che la stessa cosa venga garantita anche da chi è preposto ai controlli".