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04 ottobre 2024

Treviso

Il coro Anton di Treviso canta nella lingua dei segni: il video diventa virale sui social

La loro canzone sull'inclusione "Ballo dell'accessibilità" è diventata un fenomeno sul web - VIDEO

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Coro Anton

TREVISO - Sta facendo parlare di sé grazie a una canzone che celebra l'inclusione. E’ il Coro Anton di Treviso, un gruppo di persone accomunate dalla volontà di accogliere e comprendere le sfide delle persone con disabilità. Il loro ultimo video, in cui il coro si esibisce mimando la parola “accessibilità” nella lingua dei segni italiano (LIS) è diventato virale, diffondendosi rapidamente sui social media.  

La storia del Coro Anton inizia con l'appello di Carlo Mussi, padre di Anton, un bambino (ora ventenne) adottato dalla Russia affetto dalla distrofia muscolare di Duchenne. Carlo, un chitarrista autodidatta, insieme ad un insegnante che ha condiviso le prove della vita, ha deciso di formare il Coro Anton, avvicinando persone che hanno sentito nel profondo il desiderio di accogliere e condividere le esperienze del prossimo.

L'impegno del Coro Anton si è tradotto, per raccogliere fondi per la ricerca, nella creazione di un album intitolato “Come dentro l'infinito”, interamente devoluto all'associazione Parent Project Aps che sostiene la ricerca scientifica per trovare una cura alla distrofia muscolare di Duchenne e Becker e al suo interno si trova la canzone che sta attirando l'attenzione di tutti: “Ballo dell’accessibilità”, che riflette il desiderio di sensibilizzare e superare le barriere invisibili che spesso si frappongono tra le persone con disabilità e la società.

Questo brano è nato dopo un episodio in cui Carlo stava prenotando un albergo per trascorrere le vacanze con la sua famiglia. Al momento di chiedere se vi fossero barriere architettoniche, ha ricevuto una risposta che ha scosso profondamente le sue emozioni: “cosa intende per accessibile?” si è sentito rispondere dall’altro capo del telefono. La canzone “Ballo dell’accessibilità” riflette il desiderio di sensibilizzare e superare le barriere invisibili che spesso si frappongono tra le persone con disabilità e la società.  

"Anton è in carrozzina dall’età di 13 anni - commenta Carlo Mussi che è anche presidente del Coro - Come accade per questa malattia, avendo perso progressivamente la forza muscolare, ora dovrà sottoporsi a un lungo e rischioso intervento alla schiena (10 ore). Nonostante tutto, Anton sta bene –  È un ragazzo solare, il sole della nostra famiglia, colui che ci spinge ad andare avanti. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine a Ilario, il nostro primo maestro, e a tutti i ragazzi che fanno parte del coro.- Continua Carlo-  La loro dedizione nel portare avanti il messaggio di accoglienza e comprensione, soprattutto verso le persone con disabilità, è un dono prezioso per la nostra società”. Mentre il video in cui il Coro Anton mima la parola “Ballo dell’accessibilità” continua a conquistare il cuore delle persone, il messaggio di accoglienza e comprensione si aggiungere ad un nuovo sogno, quello di poter andare a cantare davanti a Papa Francesco.

 

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