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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Cordignano, prenotano per trenta in una nota trattoria e poi non si presentano

È accaduto all’Antica Trattoria Coan che ora ha presentato denuncia

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Trattoria Coan

CORDIGNANO Prenotano per trenta al ristorante e non si presentano. È accaduto all’Antica Trattoria Coan in centro a Cordignano. E ora i titolari hanno deciso di presentare una denuncia contro l’avventore – di cui hanno nome, cognome e numero di telefono – che non ha avuto nemmeno l’accortezza di disdire il tavolo.

 

Sabato scorso la signora Maria, moglie di uno dei due titolari della trattoria, ha ricevuto la telefonata di una persona che chiedeva un tavolo per una compagnia di sportivi per il giorno dopo. Tra di loro anche alcuni celiaci, per cui era stato concordato un menu ad hoc. Domenica, però, nessuno si è presentato. E al telefono la persona che aveva prenotato non ha mai più risposto. Per il locale il danno è stato doppio: un intero menu pronto e inutilizzato e posti a sedere rimasti vuoti.

 

«È stata presentata regolare denuncia alla caserma dei carabinieri, perché non è giusto lasciar perdere, e soprattutto perché sta emergendo che non è l’unico caso. Poi vedremo se questo permetterà di rientrare almeno in parte del danno economico subito» afferma Antonella Secchi, direttrice di Ascom Vittorio Veneto, associazione di categoria a cui il ristoratore si è subito rivolto.

 

Il malcostume di prenotare e non presentarsi non è cosa nuova. Ma in questo momento, dopo il lockdown, rappresenta ancora di più un danno per i ristoratori. E il caso della trattoria Coan non sarebbe il solo. «Stanno arrivando alla nostra associazione segnalazioni di episodi analoghi nel circondario, sempre con prenotazioni per gruppi numerosi. E altri appuntamenti vengono fissati per le prossime settimane, anche per il giorno di Ferragosto. Quindi raccomandiamo a tutti i pubblici esercenti di tutelarsi – il consiglio di Secchi -: se non conoscono personalmente gli avventori, valutino la possibilità di farsi corrispondere una caparra confirmatoria o un acconto. Il ripetersi di episodi simili porta a far pensare ad una sola “mente”, anche se non se ne capisce lo scopo, se non quello di fare scherzi di pessimo gusto, oppure di disturbare la normale attività dei ristoranti».

 


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Claudia Borsoi

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