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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

Cordignano, crepe sul muro dell'argine del Meschio: "Se si rompe la prossima volta il paese va a fondo"

I timori di Bruno Polese, ex assessore e residente di via dei Tintori

| Roberto Silvestrin |

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muro meschio cordignano

CORDIGNANO - Crepe sul muro che separa il Meschio dal centro abitato di Cordignano. Bruno Polese, ex assessore, abita poco lontano: passata l’ondata di maltempo che ha travolto il paese lo scorso 6 dicembre, si è accorto che il muro presenta qualche fessura. “È stato realizzato circa 80 anni fa, quando è stato deviato il corso del fiume – spiega -. Si tratta di un muretto che costituisce, praticamente, l’argine del Meschio. Ora ci sono due/tre crepe, che sono molto pericolose. Il manufatto si è incrinato, si sta rompendo”.

 

I timori di Polese riguardano le esondazioni che si potrebbero verificare in futuro: “Se il muro si spacca, tutto il paese va a fondo”. L’ex assessore ha sempre abitato lungo il fiume, e ora teme che via dei Tintori diventi l’epicentro di una nuova esondazione, ancora più dannosa di quella avvenuta una decina di giorni fa.

 

Siamo preoccupati, sollecitiamo l’intervento del Genio Civile”, dichiara. L’allagamento del 6 dicembre è partito poco distante dalla sua dimora, “circa 50 metri più a valle”. Cordignano è stato uno dei comuni più colpiti, con circa 150 strutture allagate: i danni subiti dai privati, secondo una prima stima, ammonterebbero già ad alcune centinaia di migliaia di euro.

 

Il sindaco Alessandro Biz è già stato in sopralluogo, insieme a Polese, per sincerarsi delle condizioni del muro. “Ci sono delle fessurazioni – conferma il primo cittadino -. Non sappiamo se siano recenti o vecchie. Ad ogni modo abbiamo segnalato la cosa al Genio Civile, ora dovranno intervenire in tempi brevi”.

 



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Roberto Silvestrin

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