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29 marzo 2024

Treviso

COOPERATIVE SOCIALI IN ALLARME: “TUTTI PIÙ POVERI, SERVIZI SERIAMENTE A RISCHIO”

Gli effetti della Spending Review si prospettano deleteri sul fronte dell'occupazione, ma soprattutto dei servizi-socio sanitari. La presa di posizione di Federsolidarietà Treviso

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COOPERATIVE SOCIALI IN ALLARME: “TUTTI PIÙ POVERI, SERVIZI SERIAMENTE A RISCHIO”

TREVISO - Le sessanta cooperative sociali trevigiane, riunite in assemblea venerdì scorso a Treviso, lanciano un grido d'allarme alla regione Veneto, a sindaci e amministratori locali in merito agli effetti della Spending Review.

In base a tale legge, le aziende sanitarie locali saranno chiamate nelle prossime settimane ad una riduzione del 5% dei costi per i servizi ottenuti. “Non siamo a priori contro i tagli alla spesa pubblica, necessari, – hanno spiegato i rappresentanti delle cooperative sociali, riunite in Federsolidarietà Treviso – bensì siamo contrari a tutte quelle misure che vanno a colpire in modo lineare le categorie più deboli, come ad esempio i disabili e gli svantaggiati, ma anche i lavoratori delle cooperative sociali, rispetto ai quali è assolutamente impensabile rivedere al ribasso i trattamenti economici, già di per sè molto compromessi. Prova ne è che l'applicazione del nuovo contratto collettivo del lavoro, sottoscritto alcuni mesi fa, è stata posticipata, poiché non vi erano risorse sufficienti per gli aumenti salariali, tanto meno per gli adeguamenti Istat”.

Quali effetti immediati si ipotizza saranno determinati da un taglio di costi del 5%? “I servizi erogati dovranno senza dubbio essere rivisti e ridimensionati, quanto meno nella loro parte accessoria. Oppure si dovranno immaginare forme di compartecipazione economica da parte delle famiglie degli utenti; nei casi più gravi, le cooperative sociali saranno addirittura costrette a licenziare e chiudere, con effetti molto negativi sul fronte occupazionale. Riteniamo positivo che al momento la Regione Veneto abbia escluso da tali decurtazioni le prestazioni di psichiatria residenziale e semiresidenziale, le residenze per anziani, gli hospice, ma reputiamo si tratti comunque di un provvedimento non ancora sufficiente”.

Come associazione di rappresentanza delle cooperative sociali, Federsolidarietà Treviso la prossima settimana incontrerà i dirigenti delle tre Aziende socio-sanitarie locali (Ulss 7 di Pieve di Soligo, Ulss 8 di Asolo, Ulss 9 di Treviso), per discutere sul da farsi. “Sulle cooperative sociali incombe un'ulteriore spada di Damocle normativa, da non sottovalutare, - continuano i cooperatori – in base alla quale l'Usl potrà recedere dal contratto di fornitura di servizi qualora la cooperativa in questione decida di non si adeguarsi alla riduzione dei costi. Ci auguriamo che questa non sia un'ulteriore porta d'accesso per sedicenti cooperative, provenienti da altre regioni d'Italia, prive di legami con il territorio, che in molti casi non rispettano il Contratto nazionale di lavoro”.

 


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