Continua l'operazione israeliana "Carri di Gedeone" a Gaza
Sintesi Geopolitica e Geoeconomica sel weekend
| CESMAR Centro Studi di Geopolitica e Strategia Marittima |

Il terzo fine settimana di maggio 2025 si è infiammato su più fronti, confermando un quadro globale teso e in rapida evoluzione. L'attenzione si è concentrata sull'escalation militare a Gaza e sui fragili tentativi diplomatici nel conflitto russo-ucraino, mentre le dinamiche elettorali in Europa e le manovre economiche delle grandi potenze ridisegnano alleanze e priorità.
Evento Clou del Weekend. L'operazione israeliana "Carri di Gedeone" a Gaza (vedi foto) ha dominato la scena, segnando un'intensificazione dell'assedio sulla striscia con un pesante bilancio di vittime palestinesi. Parallelamente, i colloqui diretti tra Russia e Ucraina a Istanbul, seppur conclusi senza progressi significativi, hanno rappresentato un canale di contatto in un conflitto altrimenti bloccato. Questi due eventi, pur distinti, simboleggiano la dicotomia del momento: da un lato la cruda realtà della guerra, dall'altro la faticosa ricerca di soluzioni diplomatiche.
Geo-strategia e Guerre. Il conflitto russo-ucraino continua a essere un nervo scoperto. Mentre a Istanbul le delegazioni si scontravano su "richieste irrealistiche", l'Olanda ha rafforzato il suo sostegno a Kiev con carri Leopard 2A8 e l'impegno per un centro addestramento per i piloti di F-16 in Romania. Le esercitazioni NATO "Crystal Arrow 2025" in Lettonia hanno ribadito la postura difensiva dell'Alleanza sul fianco orientale. La riflessione sulle "culle vuote" evidenzia come la crisi demografica stia impattando la composizione e la resilienza degli eserciti moderni. In Medio Oriente, oltre a Gaza, la Libia è nuovamente teatro di scontri a Tripoli, dove il governo Dbeibah appare sotto assedio. L'arresto del leader dell'opposizione in Ciad segnala instabilità in Africa.
Geo-economia, Industria e Mercati. Il viaggio di Donald Trump nel Golfo Persico ha sottolineato la crescente importanza economica e diplomatica della regione, con un focus su affari e investimenti. Cupertino (Apple) è sotto pressione per bilanciare la produzione tra Stati Uniti, India e Cina. L'Arabia Saudita, con il progetto KAUST, ambisce a trasformare il deserto in una nuova Silicon Valley, investendo miliardi provenienti dai guadagni petroliferi. La spinta verso l'energia nucleare, rinvigorita dalle esigenze dell'IA (come dimostra l'interesse di Google), e la corsa al 6G indicano una competizione tecnologica feroce. I mercati finanziari, in un 2025 previsto volatile, cercano "punti di switch" per orientare gli investimenti. Taiwan affronta una crisi energetica dovuta alla chiusura di impianti nucleari.
Teatri Operativi:
• Mediterraneo Allargato. L’area è dominata dalla crisi di Gaza, con l'operazione "Carri di Gedeone" e le critiche internazionali (Tajani) alle scelte israeliane. La Libia è in fiamme con scontri a Tripoli. La Siria vede la riapertura dell'ambasciata marocchina, segnale di un riallineamento diplomatico. L'Italia raggiunge l'obiettivo NATO del 2% del PIL per la difesa e si aggiudica l'America's Cup a Napoli. L'insediamento di Papa Leone XIV in Vaticano rilancia il tema del dialogo come strumento di pace. Continuano le forti tensioni tra India e Pakistan, con l'acqua del fiume Chenab che diventa potenziale "arma" e la crisi legata all'"Operazione Sindoor" in Kashmir, sebbene un cessate il fuoco sia stato raggiunto.
• Heartland Euro-asiatico. Il conflitto ucraino resta centrale. Le elezioni presidenziali in Polonia vedono Trzaskowski in testa ma con un bipolarismo in crisi, mentre in Romania si profila un ballottaggio serrato tra Dan e Simion, con le exit pool che danno come vincitore il primo.
• Teatro Operativo Boreale-Artico. La Danimarca si appresta ad assumere la presidenza del Consiglio Artico, con un'agenda focalizzata sulle popolazioni indigene e la questione della Groenlandia. L'Estonia monitora la "flotta ombra" russa nel Baltico.
• Teatro Operativo Australe-Antartico. Nessuna notizia di rilievo specifico per questo teatro nel weekend in esame.
• Indopacifico. Taiwan, sotto la presidenza Lai, prepara una nuova strategia di deterrenza. La Cina rafforza l'asse con il Pakistan per il controllo del cyberspazio e prosegue nella disputa con l'India sulla ridenominazione di luoghi in Arunachal Pradesh. Il Giappone promulga una legge per la cyberdifesa attiva. La Russia prosegue l'ammodernamento dei MiG-29 del Bangladesh, mantenendo la sua influenza militare nel teatro.
Conclusioni e Possibili Sviluppi. Il quadro globale resta frammentato e ad alta tensione. Le dinamiche più critiche da monitorare nei prossimi giorni sono:
1. Gaza. L'evoluzione dell'operazione "Carri di Gedeone" e la risposta internazionale, inclusi i tentativi di far pervenire aiuti umanitari.
2. Ucraina. Eventuali segnali, per quanto flebili, post-Istanbul o, più probabilmente, un'ulteriore intensificazione del supporto militare occidentale a Kiev e la volontà russa di non mollare vista la situazione favorevole sul terreno.
3. India-Pakistan. La tenuta del cessate il fuoco in Kashmir e la gestione della disputa idrica, che potrebbe facilmente degenerare.
4. Elezioni Europee (Polonia, Romania). I risultati definitivi potrebbero alterare gli equilibri politici interni e avere ripercussioni sulle dinamiche UE e NATO.
5. Politica Estera USA. Le mosse di Trump, specialmente riguardo alle relazioni con Cina, Iran e gli alleati tradizionali, continueranno a generare incertezza e potenziali scossoni.
Il mondo sembra navigare a vista tra conflitti accesi, guerre economiche silenziose e alleanze fluide. La capacità di dialogo, come quella invocata dal nuovo Pontefice, appare più che mai cruciale, ma spesso sovrastata dalla logica della forza.