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28 marzo 2024

Montebelluna

Contea si mobilita contro la nuova antenna della telefonia

L’antenna sarà alta 15 metri e sorgerà in mezzo alle abitazioni ma il vicesindaco garantisce l’impegno a scongiurare l’edificazione della struttura

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

antenna della telefonia

MONTEBELLUNA – Residenti preoccupati a Contea di Montebelluna, uno dei quartieri più densamente abitati della città, dove il proprietario di un terreno ha deciso di accogliere la richiesta di una società della telefonia mobile d’installare un antenna che svetterà tra le case, per ben 15 metri. I residenti sono così allarmati che hanno già avviato una petizione, sia cartacea che online (questo è il LINK per firmare) che in poche ore ha già raccolto molte sottoscrizioni. I timori sono molteplici, in primis quelli relativi alla salute pubblica, anche perché a brevissima distanza c’è la scuola d’infanzia comunale Bortot, la scuola primaria Pascoli e l’asilo parrocchiale di Contea.

Ma ci sono timori anche in ordine alla svalutazione degli immobili: “Aprendo la finestra rischio di trovarmi un pilone di 15 metri davanti, se dovessi vendere casa chi la comprerebbe?”: spiega un residente che abita nei pressi di dove dovrebbe sorgere l’antenna. L’area è un piccolo appezzamento di terreno vicino ad un noto negozio di articoli da giardinaggio, in via Monti Lessini. La zona è tra le più ambite a Montebelluna, per la prossimità dei servizi e al contempo la tranquillità che la contraddistingue: pare quindi evidente che l'arrivo dell'antenna rischia di comprometterne il valore.  

Sulla questione il vicesindaco Elzo Severin spiega che: “Purtroppo sappiamo molto bene che se il Comune rifiuta di concedere un’area per istallare un’antenna le società della telefonia mobile si possono rivolgersi ai privati, come in questo caso. Siamo ben consapevoli della situazione ed è per questo che come Comune non abbiamo concesso aree pubbliche. Purtroppo, il Comune non può fare più di tanto ma voglio andare a fondo alla questione che è già alla mia attenzione. Credo che l’unica possibilità sia quella di convincere il privato, che purtroppo non abita in zona e quindi è meno sensibile alle istanze dei residenti, a rinunciare”. Insomma, la Municipalità non vuol restare a guardare e Severin sembra intenzionato a farsi da portavoce degli interessi della collettività.

 

FOTO - immagine di repertorio 

 


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