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19 aprile 2024

Nord-Est

Contagiato nell'Hotspot di Taranto, poliziotto muore dopo un mese

La protesta del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia Mosap

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foto d'archivio

PADOVA - Poliziotto in forza al reparto Mobile di Padova e trasferito in quello di Taranto lo scorso luglio per prestare servizio nel locale hotspot, si è ammalato ed è morto dopo un mese.

Dal 13 al 23 luglio era in trasferta a Taranto dove è stato impegnato presso l'hotspot che ospitava 300 migranti 33 dei quali positivi. «Denunciammo già all'epoca questa situazione e a distanza di un mese arrivano le terribili conseguenze, uno dei colleghi risultato positivo ieri ci ha lasciato».

Commenta così Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia Mosap la morte del poliziotto Candido Avezzù, 58 anni. «Ci stringiamo intorno alla famiglia del collega in questo momento di dolore» dice Conestà. «Questo dovrebbe essere il momento del silenzio e della preghiera ma non possiamo tacere.

Ci impongono assurde regole come il green pass nelle mense e poi ci mandano al macello in mezzo alla folla negli hotspot a contagiarci e a mettere a rischio le nostre famiglie, oltre che i nostri colleghi. Non sappiamo se il collega fosse o meno vaccinato, ma al di là di ciò – conclude – non è ammissibile permettere sbarchi in modo incontrollato, in piena pandemia, dopo averci schedato con certificazione verde anche per un caffè seduti in un bar. Vergognoso, qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità».

 



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