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29 marzo 2024

Oderzo Motta

Consulenza via web-cam per le future mamme

Il nuovo servizio è programmato al reparto di Ostetricia-Ginecologia dell'ospedale di Oderzo

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l'ospedale di Oderzo

ODERZO - L’Unità Operativa di Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale di Oderzo, in questo momento particolare segnato dall’emergenza Covid, programma un servizio di consulenza via web-cam in modo da rendere i contatti a distanza, ora più che mai necessari, più personalizzati e “umani” possibile e, di conseguenza, anche più efficaci.

“Questo servizio – spiega il primario, dottor Roberto Baccichet - consentirà alle nostre pazienti, in particolare alle donne in gravidanza e in puerperio e alle donne afferenti al nostro sevizio di PMA, di avere risposta a dubbi e domande senza la necessità di recarsi in ospedale, rappresentando quindi un filtro per l’accesso ospedaliero più che mai importante e necessario in questo momento, al fine di contenere il rischio di contagio da COVID-19.

Tale servizio di consulenza via web-cam è già attivo e le donne in gravidanza che potranno e vorranno utilizzare questo tipo di collegamento hanno quindi la possibilità di interfacciarsi con un’ostetrica del reparto, e se necessario, anche con un medico”.

Le donne in gravidanza interessate a fruire del servizio potranno contattare tutte le mattine, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 10.00, il numero telefonico 0422.715581 per accordarsi con l’ostetrica relativamente al successivo collegamento su piattaforma google-meet per la consulenza on line.

Le donne afferenti al servizio di PMA, invece, potranno utilizzare tale servizio interfacciandosi con lo staff della PMA (medico-psicologo-biologo), contattando dal lunedì al venerdì lo 0422 715494, dalle ore 09.00 alle ore 12.00, per accordi relativi al successivo collegamento per consulenza on line su piattaforma google-meet.

“L’esperienza e la pratica clinica – sottolinea Baccichet - ci suggeriscono in generale, ma ancora di più in questo particolare periodo legato all’emergenza Covid, la difficoltà delle coppie di chiedere aiuto, a cui spesso si accompagna un senso di intima solitudine e sofferenza per il vissuto delle preoccupazioni legate al procedere della gravidanza, da un lato, e della condizione di infertilità dall’altro. Di qui la decisione, da parte della nostra Unità Operativa, di avviare questa nuova modalità di contatto”.
 

 



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