IL CONSIGLIO COMUNALE COME UN RING
Gli autobus cinesi innescano liti e parolacce tra gli schieramenti
| Isabella Loschi |
TREVISO – A far scattare la miccia a palazzo dei Trecento, durante il consiglio comunale, la questione dei bus acquistati dall’Actt servizi, la società comunale di trasporto pubblico, di fabbricazione cinese.
L’accusa parte dal consigliere della Sinistra trevigiana Nicola Atalmi, che nuovamente sollevato la vicenda, critica la Lega che «prima appende manifesti contro i prodotti cinesi, difendendo i prodotti italo-padani e poi compra il “made in China”, a conferma della propensione della Lega a parlare bene e razzolare male».
Atalmi rincara la dose quando poi sottolinea al capogruppo della Lega Sandro Zampese che non si tratta di mezzi moderni e attenti all’ambiente, che portano ad un miglioramento: «niente metano né trazione elettrica, ma dei semplici mezzi a gasolio che costano meno». Ironizzando conclude «sono contento, i compagni cinesi stanno conquistando la Padania».
Al consigliere Atalmi risponde il capogruppo della Lega Zampese, accusandolo di «non sapere nulla del mondo dei mezzi di trasporto», assicurando la buona qualità degli scuolabus e dell’uso di quelli a metano per il centro storico. La palla passa da uno schieramento all’altro, poi la discussione si fa accesa, nei toni e negli insulti, l’aula si scompone e degenera in uno scontro a due.
Il capogruppo Zampese minaccia di lasciare anche l’aula se il presidente del consiglio comunale, Renato Salvadori non gli permette di parlare. Quest’ultimo esasperato sospende la seduta per far calmare le acque. Interviene, a favore del proprio partito e del capogruppo Zampese, anche il consigliere leghista Luigi Borrelli avvicinatosi minaccioso verso Atalmi.
Il consigliere della sinistra trevigiana scoppia: partono insulti ai consiglieri del Carroccio e una bestemmia. Questa volta è il vicepresidente Riccardo Barbisan a sospendere nuovamente la seduta per ripristinare la calma e ricreare un clima consono.