Conegliano, una nuova tecnica per il trattamento degli aneurismi dell'aorta addominale
Questa tecnica innovativa, oltre ad essere poco invasiva, consente una rapida ripresa del paziente, che viene dimesso nell’arco di 3 giorni
CONEGLIANO - Da febbraio 2021, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, le équipe di chirurgia vascolare e di radiologia interventistica dell’ospedale di Conegliano, guidate rispettivamente dal dottor Massimo Corato e dal dottor Gianluca Piccoli, hanno eseguito sei innovativi trattamenti endovascolari degli aneurismi dell’aorta addominale.
“L’innovativo trattamento di riparazione aortica EVAR - spiega Piccoli - permette di “sigillare” il tratto malato del vaso dall’interno mediante un’endoprotesi, senza dover intervenire chirurgicamente sull’addome del paziente, con l’utilizzo di particolari colle e spirali che rilasciate nella sacca dell’aneurisma prevengono la recidiva della stessa. Questa tecnica innovativa, oltre ad essere poco invasiva, consente una rapida ripresa del paziente, che viene dimesso nell’arco di 3 giorni e può da subito riprendere una vita assolutamente normale”.
“L’intervento - illustra Corato - viene eseguito in una sala di radiologia interventistica che, oltre alle caratteristiche di una sala operatoria classica, possiede avanzate tecnologie che prevedono la fusione tra immagini TAC e raggi x, finalizzata al rilascio preciso della protesi nella sede desiderata, senza danneggiare i rami collaterali della aorta”. L’attività vascolare presso il polo ospedaliero di Conegliano è iniziata da poco più di un anno, grazie alla stretta collaborazione tra chirurghi vascolari e angioradiologi, e ha consentito di eseguire trattamenti utilizzando sia le classiche tecniche chirurgiche sia quelle interventistiche.