CONEGLIANO - Una coalizione a trazione leghista a Conegliano? Secondo il leader del gruppo “Zaia Presidente” in consiglio regionale, Alberto Villanova, “la Lega ha tutte le carte in regola per rilanciare questa città fondamentale nel contesto delle colline del patrimonio Unesco”. I risultati delle ultime elezioni regionali e il record fatto registrare da Zaia (76,8% dei voti) potrebbero avere “ricadute” anche sulle amministrative coneglianesi?

“Sono sicuro che i nostri alleati sapranno capire i rapporti di forza in campo e raggrupparsi intorno ad un candidato forte, sostenuto dai partiti e dal mondo civico”, dichiara Villanova. Servono però “una visione, un’idea di questa città a lungo raggio” e “grande determinazione: si dovrà rinnovare lo schema e proporre qualcosa di innovativo ai cittadini”.

Le elezioni del 2021 rischiano di essere molto diverse rispetto alle precedenti: nel 2012 e nel 2017, infatti, si sono sfidati i tre “poli” del centrodestra, del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. Quest’anno, invece, il gruppo “Noi per Conegliano” riunisce Pd, 5 Stelle, Verdi, Conegliano Viva, Azione, Europa Verde-Verdi e altre liste civiche in un’unica coalizione.

Potrebbe esserci quindi una sfida tra due grandi gruppi, che riproporrebbe il dualismo centrodestra-centrosinistra. Rimane però l’incognita legata ai Popolari per Conegliano, guidati dall’ex sindaco Floriano Zambon. Formeranno un terzo polo autonomo o rientreranno nella famiglia del centrodestra? “Dipenderà dalle scelte del centrodestra stesso: inclusivo, come mi pare voglia essere, oppure no”, dichiara l’ex consigliere comunale Stefano Dugone.