CONEGLIANO – La manovra economica ha smarcato Amministrazione comunale e Conegliano Servizi dalle accuse dell’opposizione di aver voluto mantenere cinque ‘careghe’ in consiglio di amministrazione della società municipalizzata aumentandone il capitale sociale.

Questi gli antefatti.

Il Comune ha trasferito degli immobili in conto capitale alla Conegliano Servizi per un valore di 280 mila euro che portano il capitale sociale della municipalizzata all’importo minimo necessario a norma di legge per poter mantenere il cda composto da cinque membri. Se il capitale sociale fosse rimasto invariato, a fine mandato, per legge, due consiglieri avrebbero lasciare l’incarico. L’opposizione di centrosinistra ha accusato la maggioranza di centrodestra/leghista di aver attuato quello che portato su livelli nazionali avrebbe potuto essere un “decreto ad personam”, o “ad poltronam," secondo qualcuno.

Ieri sera in consiglio comunale, in seduta aperta proprio per dar modo alla presidente di Conegliano Servizi l'avv. Claudia Brugioni di presentare il resoconto annuale della società, quest’ultima ha spiegato che «gli immobili sono stati trasferiti dal Comune alla Conegliano Servizi (che era stata creata proprio per occuparsi del patrimonio immobiliare pubblico, ndr) per permettere di eseguire i lavori di sistemazione necessari a tali immobili; cosa che non avrebbe potuto essere fatta per via del rispetto del patto di stabilità. Inoltre la legge ci avrebbe comunque permesso di finire il nostro mandato e poi di adeguarci alla normativa eleggendo un nuovo cda».

In quanto agli altri temi sollevati dalle opposizioni quali sistemazione dei cimiteri e forno crematorio Conegliano Servizi ha spiegato i progetti in cantiere che sta portando avanti.

Mentre sul fallimento Econ è emerso un altro risvolto finora non svelato: Aspica (ex socio privato di Econ dal quale Conegliano Servizi comprò le quote) avrebbe avanzato, nel corso dell’anno, nei confronti proprio della municipalizzata, una richiesta di 150 mila euro a saldo delle quote.

Conegliano Servizi ha comunque chiuso un attivo di oltre 200 mila il suo bilancio 2009.