Conegliano, paura tra i commercianti: "A breve genitori a casa coi figli, poche spese extra"
Un settembre anomalo per il commercio, ripresa lenta dopo i saldi
CONEGLIANO - I commercianti si aspettano un autunno duro a Conegliano. Già settembre non ha dato segnali positivi, in termini di acquisti, e il futuro non si prospetta migliore. “Un settembre anomalo – spiega Patrizia Loberto, presidente di Conegliano in Cima -, la ripartenza dopo i saldi è stata lenta. Il tema è questo: poca gente, pochi acquisti”.
Serpeggia quindi una certa preoccupazione tra gli esercenti, visti anche i numeri che indicano un rialzo dei contagi da Coronavirus un po’ ovunque. E le notizie che arrivano dalle scuole, con una quarantina di classi già poste in quarantena in provincia di Treviso, di certo non aiutano.
“L’autunno sarà difficile per il commercio – confida un negoziante -, non credo ci sarà un nuovo lockdown, ma temo per la chiusura quasi sicura delle scuole. Fra un po’ sarà ingestibile con tutti i raffreddori dei bambini. Di conseguenza i genitori saranno costretti a casa, ci sarà incertezza per quando riguarda il lavoro, e quindi poche spese extra”.
E’ possibile quindi che si “taglino” le spese secondarie, cosa che metterebbe ancora di più in difficoltà il commercio cittadino. “Sapremo affrontare un nuovo lockdown se ci sarà – spiega Loberto -. Ma dovremo stare a casa? Quindi non si consumerà. Tutti i commercianti devono tenere duro in previsione di un autunno difficile”.
E intanto il comune di Conegliano ha stanziato un fondo da 100mila euro per aiutare le attività economiche colpite dal lockdown, anche se i requisiti per fare richiesta del contributo di 500 euro sono chiari e limitano gli aiuti solo a determinati tipi di attività.