CONEGLIANO - Febbraio è stato il mese della “sicurezza stradale” per le classi quinte dell’Istituto Cerletti con tre appuntamenti, articolati nelle mattinate dei giorni 17-18-19 (in modalità mista per i limiti di capienza dell’Aula Magna, in riferimento alle norme anti-Covid) e il prosieguo della riflessione nelle singole aule, nei giorni a seguire. Un capitolo importante che si snoda nell’ambito del progetto "Educazione alla legalità e al benessere", coordinato dalla professoressa Maria Rita Fidilio, sulla scia di una stretta collaborazione tra l’ISISS Cerletti e la Polizia Stradale. Hanno presenziato agli incontri il Dirigente Scolastico, Mariagrazia Morgan e la vicepreside, professoressa Marina Di Fatta.

La preside ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Questi appuntamenti sono proposte formative di riconosciuto valore per la crescita e il benessere dei ragazzi. Con l’emergenza sanitaria è dilagata anche l’emergenza educativa: i giovani hanno patito la riduzione dei contatti sociali e sono stati immersi in una “palude” di dati forniti dal web, in un pluralismo di notizie vertiginose che si frappongono e che essi stessi faticano a discernere. Promuovendo e condividendo tali esperienze l’informazione diviene “formazione”». Gli assistenti capo coordinatori della Polizia Stradale, Gianluca Di Guglielmo e Claudio Zanellato, hanno affrontato le tematiche con una grande efficacia comunicativa, nella consapevolezza che un messaggio - sostanziato da esempi concreti - può favorire la prevenzione e spingere i giovani ad una valida riflessione: l’errore del singolo nuoce non solo a se stessi, ma anche agli altri.

E’ stato dato spazio alle diverse casistiche di guida scorretta che possono portare ad incidenti stradali: distrazione per uso del telefono cellulare; guida sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti; irregolarità del veicolo (freni o pneumatici che non funzionano correttamente). I relatori hanno comunicato attraverso canali visivi dal forte impatto emotivo: video suggestivi di incidenti stradali, testimonianze dirette sulle conseguenze dovute alla noncuranza delle regole del codice stradale. «La Polizia Stradale di Treviso è sempre stata molto attenta e parte attiva nella sensibilizzazione dei ragazzi sulla sicurezza stradale, materia per noi di vitale importanza, in considerazione del fatto che il fattore umano resta il fulcro della prevenzione; più e meglio formiano i nostri giovani, - ha sottolineato il comandante Simone Morello - migliori e più attenti utenti della strada avremo in futuro. Solo con comportamenti corretti si può azzerare il numero delle vittime della strada e salvaguardare la vita propria e degli altri». OT