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09 ottobre 2024

Conegliano

Conegliano, borse di design da materiali inutilizzabili

In partenza il progetto solidale "Savno in rosa"

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

savno in rosa

CONEGLIANO - È stata presentato questa mattina, venerdì 8 marzo, nella sede di Savno a Conegliano, il progetto “Savno in Rosa, un’iniziativa fatta dalle Donne per le Donne”. In collaborazione con il laboratorio Ricrearti Lab e la casa religiosa “Domus Nostra”, il progetto intende coinvolgere alcune ospiti della struttura in laboratori sartoriali finalizzati alla realizzazione di borse a partire dal riutilizzo creativo di accessori ed elementi inutilizzati. L’obiettivo finale è favorire il reinserimento lavorativo delle giovani una volta raggiunta la propria indipendenza.

 

“Le recenti cronache purtroppo non fanno che ricordarcelo: c’è ancora molto da lavorare per raggiungere la piena parità di genere e tutelare i diritti e la libertà delle donne – hanno commentato il presidente di Savno, Giacomo De Luca, il direttore generale Gianpaolo Vallardi e il presidente del Consiglio di Bacino Sinistra Piave, Roberto Campagna – Il nostro è un piccolo contributo a questa battaglia di civiltà, per fornire alle ragazze partecipanti al progetto un'occasione di crescita personale e di sviluppo di nuove competenze e al tempo stesso mantenere accesi i riflettori su una tematica estremamente importante”.

 

Nel concreto, l’iniziativa prenderà il via con apposite giornate di raccolta, che verranno istituite in concomitanza di eventi sociali tutti al femminile. Tra gli appuntamenti confermati, al momento, la “Corri in rosa” di San Vendemiano, i “Laghi in rosa” di Revine Lago e la “Passeggiata in rosa” di Vittorio Veneto. “Sempre di più, negli ultimi tempi, il mondo dello sport si sta facendo portavoce di messaggi sociali importanti. La Corri in rosa, in questo senso, è un contenitore ideale per accogliere questa iniziativa – ha commentato Aldo Zanetti, amministratore unico di Maratona di Treviso – Ospitare gli spazi di Savno in rosa nelle nostre manifestazioni sarà un onore, siamo sempre molto sensibili alla realtà che ci circonda. Sono convinto che questo progetto si rivelerà un successo”. Negli appositi punti di raccolta che verranno allestiti dalle operatrici ecologiche di Savno saranno accettati materiali utili alle successive lavorazioni sartoriali, come lacci da scarpe, cavi elettrici di caricatori dei cellulari o pc, tela degli ombrelli, ma soprattutto fibbie, cerniere e borchie di vecchie borse. Il materiale, quindi, una volta selezionato e sanificato, sarà inviato ai laboratori di Ricrearti Lab, nel quale le donne ospiti del centro si occuperanno della creazione di accessori di design pensati in particolare per il pubblico femminile e destinati alle gallerie d’arte.

 

“Ogni creazione sarà unica e preziosa e porterà con sé una nuova storia fatta di bellezza e creatività. Il Made in Italy non è solo un marchio, ma è espressione di creatività e ingegno: quale espressione migliore se non un accessorio che nasce dalla nuova interpretazione di un elemento desueto? – ha sottolineato Debora Basei, che dal 2006 si occupa di restituire nuova vita ai materiali e fondatrice di Ricrearti - Potrebbero essere abbinati, inoltre, ritagli di stoffe preziose e sughero dipinto dall’artista Franco Corrocher”.

 

“Per questo motivo, non si escludono future collaborazioni con brand di alta moda”, ha fatto sapere Basei, che ha aggiunto: “Quest’esperienza fungerà soprattutto da stimolo per le ragazze, che avranno l’occasione di partecipare ad alcuni corsi nei quali potranno apprendere il riutilizzo creativo e il lavoro sartoriale, imparando un mestiere che possa sostenerle”. “La casa religiosa Domus Nostra accoglie donne e nuclei mamma-bambino segnati da vulnerabilità di varia natura - commenta Linda Suor Teresa, direttrice dei Servizi di accoglienza della Domus Nostra - Allestiamo pratiche di empowerment al femminile che possano aprire a prospettive di vita più degne a livello personale e professionale in rete con diversi soggetti del territorio locale. Questo progetto potrà divenire un altro tassello per il sostegno e l'autonomia di alcune delle donne nostre ospiti”. Savno contribuirà al sostegno dei laboratori e alla formazione delle donne coinvolte. Inoltre il ricavato dalla vendita delle creazioni sarà utilizzato in favore di progetti al femminile in grado di autosostenersi. “Con questa iniziativa vogliamo attivare un circuito virtuoso a sostegno di tante donne in difficoltà – fanno sapere De Luca, Vallardi e Campagna – Confidiamo che questo progetto possa accogliere l’ingresso di nuovi partner, ampliandone la portata e massimizzando l'impatto positivo sulla vita delle donne coinvolte”. Presenti alla mattinata anche due delle operatici di Savno che si occuperanno della raccolta dei materiali per i laboratori di Savno in rosa: una presenza importante a conferma della centralità attribuita dalla società al ruolo delle donne, in prima linea, a partire dalla raccolta urbana per arrivare agli incarichi amministrativi, nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.

 



 

 



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Roberto Silvestrin

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