Conegliano, i bar e i locali ora chiudono all'una. Il sindaco: "Valuteremo di nuovo l'orario"
Chies annuncia una possibile rivalutazione dell'orario di chiusura introdotto dall'ordinanza
CONEGLIANO - Non è detto che l’ordinanza sulla chiusura dei bar e sul decoro urbano sia definitiva. E’ possibile infatti che le novità introdotte dal provvedimento – che ha lasciato scontenti un po’ tutti i gestori dei bar, sia quelli che ora devono chiudere un’ora prima, sia quelli che invocavano le 23 come orario per abbassare le serrande – vengano riviste.
“L’una di notte, nel periodo estivo, è un orario consono – ha spiegato il sindaco Fabio Chies -. C’è chi è contento e chi lo è un po’ meno. Ma le regole andavano messe”. Si tratta quindi di una sorta di compromesso, che cercherebbe di conciliare il “giro di vite” alla movida maleducata dei weekend e le esigenze dei gestori dei locali, che in questo momento stanno facendo di tutto per far decollare di nuovo le proprie attività dopo il lockdown.
“Cercheremo di valutare e di tarare l’orario”, ha anticipato Chies. Per un periodo quindi si chiuderà all’una, poi si vedrà, magari con il cambio di stagione.
Aveva fatto discutere anche l’introduzione dell’obbligo di legare e accatastare sedie e tavoli a fine servizio, per impedire che vengano usati durante la notte. L’ordinanza infatti mira a estirpare la moda diffusa di usare i plateatici dei bar per bere e lasciarsi andare ad atti vandalici.
“L’ordinanza non si limita alla chiusura – ricorda Chies -, ma è per il decoro urbano”.
Ma questo comporterà un surplus di lavoro per i bar. Per la maleducazione di alcuni, diversi gestori dei locali dovranno quindi rinunciare ad un’ora di lavoro, rimettendoci ovviamente i relativi incassi. In un periodo già difficile dopo la chiusura totale dei mesi scorsi.