CONEGLIANO - A Conegliano, sul neo sindaco Fabio Chies, piovono critiche anche dal mondo cattolico.

 

E’ l’ex candidato sindaco del Popolo della Famiglia, Lorenzo Damiano, a lanciare alcune frecciate al primo cittadino, dopo il “blackout” della maggioranza al primo consiglio comunale, in cui il centro destra non era riuscito ad eleggere il presidente.

 

“Purtroppo siamo alle solite: la vecchia politica fatta di inciuci e ipocrisia non è cambiata ed è tornata ancora una volta a dare il peggio di sé” dichiara Damiano. La mancata nomina di Giovanni Bernardelli a presidente del consiglio comunale, secondo l’esponente del Pdf, ha creato “una situazione di stallo che impedisce addirittura di cominciare concretamente a lavorare sul territorio.

 

Il bene comune diventa ostaggio dei giochetti di palazzo. Ma era tutto previsto: con la bellezza di sei liste raggruppate per spartirsi le poltrone, di cui all’interno i due partiti “padrone” Forza Italia e Lega Nord, era inevitabile che presto o tardi si verificassero le prime frizioni e i primi conflitti”.

 

La solidarietà di Damiano è andata poi a “Conegliano in Movimento”, che nei giorni scorsi ha sancito – anche se non esplicitamente – il proprio divorzio da Chies e dalla maggioranza.

 

Sul piatto la mancata assegnazione di assessorati alla lista, che non ha nessun proprio rappresentante in giunta. “Non posso che esprimere solidarietà e vicinanza a tutti loro ,costretti a bersi questo calice amaro. A maggior ragione visto e considerato che la lista si è presentata anche per essere di area cristiana”.