CONEGLIANO - Il referendum contro i pesticidi è stato revocato. Il comune, attraverso un decreto firmato dal sindaco Fabio Chies, ha ufficialmente chiuso le operazioni referendarie: cala quindi il sipario sul referendum che chiedeva di vietare “l’utilizzo di tutti i fitofarmaci chimici di sintesi all’interno dei confini comunali”.

“Nel corso di un incontro tra le parti interessate tenutosi in data 17 gennaio 2022 il comitato referendum si è dichiarato disponibile a ritirare il quesito referendario e a rinunciare all’indizione del referendum a fronte della disponibilità delle parti di avviare un tavolo di coordinamento e confronto, diretto dall’amministrazione comunale, che valuti la possibilità di promuovere iniziative comuni dirette ad ottimizzare il rapporto tra l’attività produttiva primaria della viticoltura, la residenza nel territorio ed il turismo, nonché a sensibilizzare i singoli operatori sull’importanza di utilizzare le migliori pratiche agricole e le migliori tecniche disponibili per l’esercizio di una agricoltura coerente con il principio di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente – si legge nel decreto -. L’amministrazione comunale si è dichiarata disponibile a revocare il decreto di indizione del referendum e a farsi promotrice della costituzione del tavolo di coordinamento proposto, dirigendone l’attività. Le associazioni di categoria, parti nel giudizio instaurato avanti al Tribunale di Treviso […], si sono dichiarate disponibili a rinunciare a tale giudizio a spese compensate, una volta revocato l’atto di indizione del referendum, e a valutare la proposta di prendere parte all’istituendo tavolo tecnico”.

Il 23 maggio scorso è stata invece redatta la “convenzione transattiva nel contenzioso relativo al referendum in materia di divieto di utilizzo di pesticidi nel territorio comunale”, documento sottoscritto dal comune, dal comitato referendario e dalle associazioni di categoria. Il comune ha quindi revocato il referendum, ponendo fine ad un iter lungo e molto complesso.