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29 marzo 2024

Cronaca

Condorelli denuncia il pizzo: "Per i miei figli e la Sicilia"

La solidarietà all'imprenditore in Aula alla Camera. Il Pd mostra i famosi torroncini dell'azienda: "Oggi siamo tutti Condorelli"

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Condorelli denuncia il pizzo:

ITALIA - Giuseppe Condorelli denuncia il pizzo e riceve il plauso del mondo politico. I deputati del Pd gli hanno hanno espresso solidarietà mostrando, in Aula alla Camera, i torroncini dell'azienda. "Oggi siamo tutti Condorelli. Le mafie si sconfiggono con l'impegno delle Forze dell'Ordine e delle Istituzioni ma anche della società. Insieme l'Italia ce la può fare", scrive su Twitter il Pd, che posta anche il video del gesto andato in scena alla Camera.Condorelli ha denunciato di avere ricevuto la richiesta di pagare il pizzo alla mafia e ha raccontato la vicenda al Corriere della Sera.

 

"Mi chiamò di notte una domenica di marzo il guardiano spaventato davanti a quel 'pizzino'. Una volata fra le stradine di Belpasso. Ne parlai con mia moglie Serena e andai subito dai carabinieri", ha raccontato nell'intervista l'imprenditore 54enne titolare della famosa azienda dolciaria siciliana riferendosi al biglietto ('Mettiti a posto o ti facciamo saltare in aria, cercati un amico') lasciato con una bottiglia di benzina davanti all'ingresso della fabbrica. Sono tanti i politici che oggi hanno voluto esprimere solidarietà a Condorelli. "Ho appena avuto una bella telefonata con Giuseppe Condorelli, per ringraziarlo non solo della denuncia, ma delle motivazioni che ha usato: 'È per i miei figli e per la Sicilia'. Non piegarsi alla mafia è una battaglia per la libertà, il lavoro, il futuro", ha scritto su Twitter Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Pd. "Bisogna dire grazie agli imprenditori intelligenti e coraggiosi come Giuseppe Condorelli, capaci di denunciare e di non sottomettersi. Condorelli spiega la sua decisione con gli obblighi anche sociali che ha l’impresa e invita ad avere fiducia nelle istituzioni: è un messaggio civile importante e un esempio che merita la massima diffusione", le parole del ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna.

 

Anche il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, lo ha ringraziato per il suo gesto. "La determinazione e la coscienza civile dimostrate dal cavaliere Giuseppe Condorelli sono un’ulteriore eccellenza siciliana, un altro esempio di come, con volontà e coraggio, le cose possano davvero cambiare in quest’Isola. Il governo regionale è al suo fianco e accanto a tutti gli imprenditori nel combattere l’odioso fenomeno delle estorsioni", ha affermato il governatore siciliano. "Non piegarsi agli estorsori - ha aggiunto- è l’unica via per sottrarre la nostra economia al giogo mafioso e dare un futuro ai nostri giovani. Come il cavaliere Condorelli, sono tanti quelli che si ribellano al racket, confidando nella presenza dello Stato, delle istituzioni e delle forze dell’ordine che, oggi più che mai, offrono un aiuto concreto a chi dice no al pizzo. E questa la strada da seguire per dimostrare che la nostra Sicilia non è irredimibile e che le mafie, piccole e grandi, non riusciranno a prevaricare i diritti dei siciliani onesti".

 



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