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28 marzo 2024

Montebelluna

"Con la salute non si scherza". L'ospedale di Montebelluna preoccupa

Raccolte 13mila firme per salvaguardare il nosocomio cui sono state riscontrate carenze

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MONTEBELLUNA – Le nuove schede ospedaliere messe a punto dalla Regione continuano a far discutere. A Montebelluna la previsione organizzativa dell’ospedale cittadino trova la contrarietà del Comitato permanente per la salvaguardia dell’ospedale di Montebelluna. “Da una prima valutazione delle nuove schede ospedaliere regionali emerge che le nostre richieste per la salvaguardia dell'ospedale di Montebelluna e per la salute dei cittadini di questo territorio sono state in gran parte disattese”, sottolinea il comitato in una nota.

 

“Cardiologia è di ‘rango minore’ e non è strutturata per la cura degli acuti, Chirurgia Vascolare in supporto alla Traumatologia non è prevista, il tema del Pronto Soccorso e della reperibilità anestesiologica non vengono affrontati, idem per la Banca del sangue – prosegue -. Manca anche la Neurologia. Appare ancora più evidente la penalizzazione di Montebelluna se la raffrontiamo con un ospedale simile come Conegliano: a quest’ultimo, a differenza nostra, sono attribuite Cardiologia interventistica, chirurgia Vascolare e Urologica, Neurologia e Gastroenterologia. Tutte specialità e reparti necessari ad un ospedale per acuti. Stesso esito se si fa un confronto con le dotazioni degli ospedali di Cittadella e Dolo”.

 

Da tempo il comitato sta raccogliendo firme per salvaguardare l’ospedale, si è già arrivati a quota 13mila. La mobilitazione va avanti. “Continua la mobilitazione e la raccolta firme del Comitato – chiude la nota -. Siamo intenzionati a proseguire fino a quando le nostre legittime e ragionevoli istanze saranno prese in considerazione, perché con la salute dei cittadini non si può scherzare”.

 



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