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28 marzo 2024

Treviso

"Con la quota 100 i comuni trevigiani rischiano la paralisi"

La Cgil lancia l’allarme: “nei Comuni della Marca 300 possibili pensionamenti"

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TREVISO - Potrebbero essere oltre 300 i pensionamenti di dipendenti di Comuni in provincia di Treviso come conseguenza dell'introduzione delle regole di "Quota 100", quindi una media di più di tre per ciascun municipio.

A lanciare l’allarme è Ivan Bernini, segretario generale Fp Cgil di Treviso, secondo le stime effettuate sulla base del Conto Annuale della Ragioneria Generale dello Stato. “Cà Sugana, con le sue 30 possibili cessazioni di personale per pensionamento, è l’emblema di quello che potrebbe verificarsi nei nostri municipi ma rappresenta neppure il 10% dei potenziali pensionati di tutta la Marca” - afferma Bernini.

 “Il pensionamento del personale pubblico legato ai 62 anni di età e 38 anni di contributi, in realtà estensione dell’anticipo pensionistico volontario cosiddetto Quota 100, per rappresentare concretamente un’opportunità di turn over, senza mettere in difficoltà le autonomie locali, necessita di un emendamento che consenta a queste ultime di procedere a assunzioni già nel corso d’anno – spiega il segretario generale Fp Cgil di Treviso –. Amministratori locali e Regioni devono allora spingere per questo emendamento o si troveranno nella condizione in cui i posti cessati del 2019 potranno, forse, essere rimpiazzati solo nel 2020. E accanto a quelli che cesseranno con Quota 100 ci sono anche quelli già cessati nel 2018 con le regole precedenti”.

“Se il Governo non cambia la manovra e non consente di assumere subito in corso d’anno innegabilmente - spiega la Cgil - si registreranno delle negative ripercussioni sui servizi erogati dalla pubbliche amministrazioni, a causa della carenza di personale in organico. Ritornando a Cà Sugana e alla verifica effettuata dall’assessore al personale – aggiunge Ivan Bernini –, si potranno anche spostare dipendenti in quei reparti che si troveranno in sofferenza ma è logico che così facendo altre aree della macchina amministrativa si troveranno scoperte. Un cane che si morde la coda”.

“Le rassicurazioni dell’assessore trevigiano non trovano allora corrispondenza nella realtà perché non è praticamente possibile identificare soluzioni interne. L’amministrazione del capoluogo e il sindaco Mario Conte, recentemente nominato coordinatore degli enti locali del Veneto per la Lega, eserciti invece un ruolo forte e sia capofila di una richiesta che provenga dalla Marca nei confronti del Governo – fa appello Bernini –. Cambiare subito la manovra, consentire le assunzioni già nel 2019”.

 



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