VITTORIO VENETO – Tempo di bilanci per il primo anno del servizio di raccolta rifiuti porta a porta spinto. In questi dodici mesi, il nuovo metodo è stato introdotto il 1° marzo 2011, i vittoriesi hanno prodotto meno rifiuti, li hanno differenziati meglio e prodotto meno secco. E’ quanto è emerso dai dati resi noti stamane, giovedì, in municipio dall’amministrazione comunale e da Savno.

^{Un momento della conferenza stampa: da sinistra Riccardo Szumski, presidente Savno, il sindaco Gianantonio Da Re, l'assessore Antonella Caldart e Stefano Riedi, direttore di Savno}

«Un grazie a tutti i cittadini per questi ottimi risultati» hanno sottolineato il sindaco Gianantonio Da Re e l’assessore all’ambiente Antonella Caldart. Dal 2010 al 2011 i chili di rifiuti totali prodotti pro capite sono passati da 450 a 345, un meno 23,4%. A incidere su questo calo in particolar modo il rifiuto secco, la cui produzione, con il porta a porta spinto, è passata da 148 kg procapite a 56 del 2011, dunque un meno 62%. Nell’arco degli ultimi 12 mesi è inoltre migliorata la differenziazione dei rifiuti, passata dal 65,5% all’80,7%. Il materiale riciclabile conferito, carta, plastica, vetro e lettine, si è incrementato, mentre l’umido ha registrato un leggero calo (meno 7,4%). In aumento anche la quantità di rifiuto conferito presso il Card di San Giacomo (nel grafico sotto).

«Nel caso di Vittorio Veneto – ha evidenziato Riccardo Szumski, presidente di Savno – i dati evidenziano un successo ancora più rilevante se consideriamo l’estensione del comune, la popolosità e la variegata conformazione socio-geografica». Ed è infatti a Vittorio Veneto che per la prima volta Savno ha sperimentato il sistema Igenio che si appresta ora ad essere esportato in altri comuni. Il cassone multi vasca attivo in centro e a Serravalle ha ricevuto un giudizio di 4,3 punti su 5 per soddisfazione e di 4,5 per la facilità di utilizzo. «E’ stata una sfida complessa portare il porta a porta spinto a Vittorio Veneto» ha poi aggiunto Szumski mettendo in luce come dai 190 punti di conferimento sul territorio del 2010 si sia passati, un anno dopo, a raccogliere porta in porta i rifiuti delle circa 14.800 utenze.

Gli svuotamenti minimi di secco, quelli compresi in tariffa, si sono attenuti alla media prevista ad inizio anno da Savno, anche se dai dati raccolti in questi primi 12 mesi emerge che alcune utenze hanno posizionato fuori dalla porta di casa il cassonetto del secco anche per 35 o 39 volte, andando così a pagare molto di più. Ad esempio un nucleo di 3 persone, anziché pagare la tariffa base da 177,52, si troverà in bolletta, per aver eseguito non 4 ma 35 svuotamenti, 610,83 euro.

Intanto con il nuovo anno potrebbe ridursi ancora di più la frazione del secco smaltita visto che ai poli-accoppiati, che prima erano non riciclabili e ora possono finire nella carta o nella plastica in base al materiale prevalente, anche piatti, posate e bicchieri in plastica potranno essere riciclati. Questo novità entrerà in vigore dal 1° maggio permettendo così alle stoviglie in plastica, se pulite, di non finire più nel secco. Allo studio anche soluzioni per poter riciclare i pannolini: in via sperimentale, in due asili della città, si stanno provando dei pannolini biodegradabili. Novità arriveranno nei prossimi mesi anche per i cassonetti posti in cimitero, dove verrà introdotta una nuova metodologia.