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19 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

IL COMUNE SFRATTA UN'INQUILINA ABUSIVA

Occupava un alloggio popolare assegnato a un'altra

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Pieve di Soligo - Il Comune le aveva concesso un alloggio pubblico per permetterle di risolvere una situazione problematica che sembrava temporanea. Così lei si era trasferita con la figlia in un appartamento di proprietà comunale in via Sartori. Ma allo scadere del termine fissato per "l'ospitalità" lei si è rifiutata di trovarsi un'altra sistemazione. E il Comune si è trovato costretto a sfrattarla, anche perchè nel frattempo l'abitazione comunale era stata assegnata a un'altra donna in difficoltà.

«I servizi sociali sempre più sono impegnati non solo ad erogare prestazioni di natura prettamente assistenziale, ma anche ad esercitare una funzione di promozione e di monitoraggio affinché la "sicurezza sociale" venga intesa anche nell'accezione di educazione al rispetto delle regole e degli accordi sociali presi fra i vari attori». Queste le parole dell’assessore pievigino ai servizi sociali Silvia Mazzocco per spiegare la delibera con la quale la Giunta di Pieve ha deciso di avviare uno sfratto nei confronti della donna che doveva essere ospitata per un periodo a termine.

La persona non ha rispettato il termine, né la proroga né altre proposte avanzate dal Comune e di conseguenza l’amministrazione ha scelto di procedere per vie legali al fine di far rispettare quanto pattuito fin dall'inizio. L'atto di forza è arrivato dopo numerosi solleciti, diffide e tentativi di soluzione bonaria della vicenda. I servizi sociali avevano provato anche a proporre alla donna un alloggio alternativo in Comunità alloggio ma la signora aveva rifiutato di lasciare l'appartamento che occupava. Ora potrebbe essere costretta a farlo dal giudice.

 


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