TREVISO - Alle prossime elezioni comunali a Treviso, Rifondazione Comunista Treviso valuta di presentare una propria lista. La decisione è stata presa dai militanti dopo la riunione svoltasi nei giorni scorsi a Treviso.

“La nostra organizzazione di fronte all’approssimarsi delle elezioni amministrative del capoluogo, rileva gli effetti, anche nel comune di Treviso, delle politiche classiste, inquinanti, portate avanti dal ceto politico, purtroppo in maniera indistinta e continuativa. Netto è il rilievo sull’amministrazione uscente riguardo il consumo di suolo, l’insufficienza del servizio pubblico e delle politiche a sostegno della povertà dilagante, in particolare modo in relazione ai trasporti e alla casa”. “Serve una alternativa credibile e reale - spiega Rifondazione - è necessaria la costruzione di uno schieramento politico e sociale che con coerenza persegua la difesa del servizio pubblico da ogni privatizzazione, che interpreti la difesa dell’ambiente e del clima con determinazione; che si occupi delle periferie, delle fasce sociali abbandonate dalle istituzioni; che sollevi con costanza la carenza di finanziamenti agli enti locali; che con rigore sveli la demagogia e il pericolo rappresentato dall’autonomia differenziata”. “Rileviamo che su questi terreni il centrosinistra non rappresenta per noi una alternativa credibile, che si colloca indubbiamente in continuità con le scelte politiche degli ultimi anni”.

 “Riteniamo - aggiungono - sia necessario che anche a Treviso sia presente un polo alternativo ai poli esistenti, per questo consideriamo, tramite una interlocuzione politica e programmatica con le forze che si pongono in reale alternativa, la presentazione di una nostra lista che consenta di rilanciare, anche nella città di Treviso, un polo credibile capace di rispondere ai bisogni delle cittadine e dei cittadini” - spiegano - . In quest’ottica valutiamo con attenzione tutte le istanze che in città stanno avanzando e che saranno capaci di collocarsi con coraggio e coerenza in alternativa alle politiche che la città ha vissuto quest’ultimi decenni”.