Commercianti e cittadini in rete per la sicurezza del centro e dei quartieri
Parte dal centro il servizio "Controllo del vicinato", da novembre anche Canizzano e Santa Bona
| Isabella Loschi |
TREVISO - Parte il progetto del "Controllo di vicinato”, voluto dall’amministrazione comunale per aumentare i livelli di controllo, prevenire e contrastare possibili furti e tenere sotto controllo le zone calde del centro. Tutto con la partecipazione attiva di chi la città la vive: i commercianti per il centro e residenti nei quartieri.
Si comincia in via sperimentale dal centro storico, suddiviso in tre aree di “controllo”: la prima interessa via Roma, Lungo Sile Mattei, ponte San Martino; la seconda comprende l’area di Corso del Popolo e piazzetta Sant’Andrea; e la terza via Palestro e Isola della Pescheria. Ognuna delle aree avrà una rete di controllo formata dai commercianti e un coordinatore, figura chiave di tutte le segnalazioni a cui tutti dovranno fare riferimento, in contatto diretto con le forze dell’ordine che tempestivamente segnalerà ogni movimento sospetto, situazioni di degrado o pericolo per i propri concittadini.
A inizio novembre il controllo del vicinato sarà estero anche in due quartieri della città, Canizzano e Santa Bona, due zone dove i cittadini hanno espresso più volte la disponibilità a collaborare per monitorare le proprie strade.
“Il servizio di prevenzione che ha il supporto di prefettura, in accordo con Questura e carabinieri - spiega il vicesindaco Roberto Grigoletto con delega alla sicurezza - ha l’obiettivo di mettere in rete negozianti e residenti di zona per sorvegliare la propria via, strada o piazza”. "Non comprende ronde o pattuglie - precisa Nicola Glorioso, agente scelte della polizia locale, messo a coordinare il progetto - Ci si limita a osservare quello che accade e allertare le forze dell'ordine. Nei prossimi giorni faremo dei corsi per i coordinatori spiegando con esempi concreti come valutare le segnalazioni". Il Comune di Treviso è il primo nella provincia ad attivare il controllo del vicinato, ma altri 60 comuni lo hanno già sperimentato con successo: a San Donà di Piave, ad esempio, ultimo comune ad attivarlo nel veneziano, nel giro di un mese sono stati 70 i furti sventati. L’attività di “controllo del vicinato” nel centro e nei quartieri sarà segnalata da appositi cartelli che hanno anche lo scopo di fungere da deterrente per i malintenzionati.