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29 marzo 2024

HUGO CHAVEZ: I "50 MOTIVI" PER CUI MI PIACE

Categoria: Notizie e politica - Tags: HUGO CHAVEZ, VENEZUELA, F.M.I.

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Francesca Salvador | commenti | (56)

 

Stavo terminando il post da inserire oggi sul blog quando, letti alcuni commenti dei lettori nell’articolo precedente, ho ritenuto opportuno condividere (per chi ne fosse interessato) il  perché, negli ultimi anni, io sia diventata un’estimatrice di Hugo Chávez.

Per non tediarvi troppo, riporto un articolo che condensa l’azione di Chávez in 50 punti essenziali, e che vi richiederà un minimo impegno di lettura.

Chi lo vorrà potrà poi inoltrarsi negli approfondimenti.

Nei commenti, contrapporrò le citazioni dei lettori.

A ognuno di voi, le debite considerazioni.

Francesca

 

 

50 verità su Hugo Chavez e la Rivoluzione bolivariana

di Salim Lamrani - Tradotto da Alba Canelli

 

Deceduto il 5 marzo 2013 all’età di 58 anni a causa del cancro, il presidente Hugo Chavez ha segnato per sempre la storia del Venezuela e dell’America Latina.

 

1. Mai nella storia dell’America Latina, un leader politico aveva raggiunto una legittimità democratica così incontestabile. Fin dal suo arrivo al potere nel 1999, sedici elezioni hanno avuto luogo in Venezuela. Hugo Chávez ne ha vinte quindici, l’ultima il 7 ottobre 2012. Ha sempre battuto gli avversari con una differenza di 10-20 punti

 

2. Tutte le organizzazioni internazionali, dall’Unione Europea all’Organizzazione degli Stati Americani, attraverso l’Unione delle Nazioni Sudamericane e il Centro Carter unanimemente hanno riconosciuto la trasparenza delle elezioni.

 

3. James Carter, ex presidente degli Stati Uniti, dichiarò che il sistema elettorale venezuelano era il “migliore del mondo”.

 

4. L’accesso universale all’istruzione attuata dal 1998 ha avuto risultati eccezionali. Circa 1,5 milioni di venezuelani hanno imparato a leggere, scrivere e contare, grazie alla campagna di alfabetizzazione, chiamata Missione Robinson I.

 

5. Nel dicembre 2005, l’UNESCO ha dichiarato che l’analfabetismo era stato sradicato in Venezuela.

 

6. Il numero di bambini che frequentano la scuola è passato da 6 milioni nel 1998 a 13 milioni nel 2011 e il tasso di scolarizzazione nella scuola primaria è ora del 93,2%.

 

7. La Missione Robinson II fu lanciata al fine di far raggiungere a tutta la popolazione il livello universitario. Pertanto, il tasso di iscrizione alla scuola secondaria è aumentato dal 53,6% nel 2000 al 73,3% nel 2011.

 

8. Le missioni Ribas e Sucre hanno permesso a centinaia di migliaia di giovani adulti di intraprendere gli studi universitari. Così, il numero di studenti è passato da 895.000 nel 2000 a 2,3 milioni nel 2011, con la creazione di nuove università.

 

9. Nell’ambito della salute, il Servizio Sanitario Nazionale pubblico è stato creato per garantire l’accesso all’assistenza sanitaria gratuita a tutti i venezuelani. Tra il 2005 e il 2012, sono stati creati in Venezuela 7.873 centri medici.

 

10. Il numero di medici ogni 100.000 abitanti è aumentato da 20 nel 1999 a 80 nel 2010, con un incremento del 400%.

 

11. La Missione Barrio Adentro ha permesso di effettuare 534 milioni di visite mediche. Circa 17 milioni di persone poterono essere curate, mentre nel 1998, meno di 3 milioni di persone avevano regolare accesso alle cure. 1.700.000 di vite sono state salvate tra il 2003 e il 2011

 

12. Il tasso di mortalità infantile è sceso dal 19,1 per mille del 1999 al 10 per mille nel 2012, che significa una riduzione del 49%.

 

13. L’aspettativa di vita è aumentata da 72,2 anni nel 1999 a 74,3 anni nel 2011.

 

14. Grazie all’Operazione Miracolo lanciata nel 2004, 1,5 milioni di venezuelani affetti da cataratta e altre malattie dell’occhio, hanno riacquistato la vista.

 

15. Dal 1999 al 2011, il tasso di povertà è passato dal 42,8% al 26,5% e il tasso di povertà estrema dal 16,6% al 7%.

 

16. Nella classifica dell’Indice di Sviluppo Umano del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, il Venezuela è passato dall’ottantatreesimo posto nell’anno 2000 (0,656) al settantatreesimo posto nel 2011 (0,735), ed è entrato nella categoria delle nazioni con un indice di sviluppo umano elevato.

 

17. Il coefficiente GINI, che permette di calcolare la disuguaglianza in un paese, è passato dallo 0,46 nel 1999 allo 0,39 nel 2011.

 

18. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, il Venezuela mostra il coefficiente GINI più basso dell’America Latina, essendo il paese della regione dove c’è meno disuguaglianza.

 

19. Il tasso di denutrizione infantile si è ridotto del 40% dal 1999.

 

20. Nel 1999, l’82% della popolazione aveva accesso all’acqua potabile. Ora è il 95%.

 

21. Durante la presidenza di Chávez, la spesa sociale è aumentata del 60,6%.

 

22. Prima del 1999, solo 387.000 anziani ricevevano una pensione. Ora sono 2,1 milioni.

 

23. Dal 1999 si sono costruiti 700.000 alloggi in Venezuela.

 

24. Dal 1999, il governo ha consegnato più di un milione di ettari di terra ai popoli aborigeni del paese.

 

25. La riforma agraria ha permesso a decine di migliaia di agricoltori di essere padroni della propria terra. In totale, si sono distribuiti più di tre milioni di ettari.

 

26. Nel 1999, il Venezuela produceva il 51% degli alimenti che consumava. Nel 2012 la produzione è del 71%, mentre il consumo di alimenti è aumentato dell’81% dal 1999. Se il consumo del 2012 fosse simile a quello del 1999, il Venezuela produrrebbe il 140% degli alimenti consumati a livello nazionale.

 

27. Dal 1999, le calorie consumate dai venezuelani sono aumentate del 50% grazie alla Misión Alimentación, che ha creato una catena di distribuzione di 22.000 magazzini alimentari (MERCAL, Casas de Alimentación, Red PDVAL), in cui i prodotti sono sovvenzionati fino al 30%. Il consumo di carne è aumentato del 75% dal 1999.

 

28. Cinque milioni di bambini ricevono adesso alimentazione gratuita attraverso il Programa de Alimentación Escolar. Erano 250.000 nel 1999.

 

29. Il tasso di denutrizione è passato dal 21% nel 1998 a meno del 3% nel 2012.

 

30. Secondo la FAO, il Venezuela è il paese dell’America Latina e dei Caraibi che più ha avanzato nella lotta per eliminare la fame.

 

31. La nazionalizzazione dell’ente petrolifero PDVSA nel 2003 ha permesso al Venezuela di recuperare la sua sovranità energetica.

 

32. La nazionalizzazione del settore dell’elettricità e di quello delle telecomunicazioni (CANTV e Electricidad de Caracas) ha permesso di porre fine a situazioni di monopolio e di universalizzare l’accesso a questi servizi.

 

33. Dal 1999 sono state create più di 50.000 cooperative in tutti i settori dell’economia.

 

34. Il tasso di disoccupazione è passato dal 15,2% nel 1998 al 6,4% nel 2012, con la creazione di oltre 4 milioni di posti di lavoro.

 

35. Il salario minimo è passato da 100 bolívares (16 dollari) nel 1998 a 247,52 bolívares (330 dollari) nel 2012, ovvero un aumento di oltre il 2.000%. Si tratta del salario minimo più alto dell’America Latina.

 

36. Nel 1999, il 65% della popolazione attiva percepiva il salario minimo. Nel 2012 solo il 21,1% dei lavoratori si trovano a questo livello salariale.

 

37. Gli adulti che non hanno mai lavorato dispongono di un reddito di protezione equivalente al 60% del salario minimo.

 

38. Le donne sole, così come le persone portatrici di handicap, ricevono un aiuto equivalente all’80% del salario minimo.

 

39. L’orario di lavoro è stato ridotto a 6 ore al giorno e a 36 ore settimanali, senza diminuzione salariale.

 

40. Il debito pubblico è passato dal 45% del PIL nel 1998 al 20% nel 2011. Il Venezuela si è ritirato dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale, rimborsando con anticipo tutti i suoi debiti.

 

41. Nel 2012 il tasso di crescita del Venezuela è stato del 5,5%, uno dei più elevati del mondo.

 

42. Il PIL pro capite è passato da 4.100 dollari nel 1999 a 10.810 dollari nel 2011.

 

43. Secondo il rapporto annuale World Happiness del 2012, il Venezuela è il secondo paese più felice dell’America Latina, dietro il Costa Rica, e il diciannovesimo a livello mondiale, davanti a Germania o Spagna.

 

44. Il Venezuela offre un appoggio diretto al continente americano più importante di quello fornito dagli Stati Uniti. Nel 2.700 (credo intendesse nel 2007, n.d.Francesca)  Chávez ha destinato più di 8.800 milioni di dollari a donazioni, finanziamenti e aiuti energetici, a fronte dei soli 3.000 milioni dell’amministrazione Bush.

 

45. Per la prima volta nella sua storia, il Venezuela dispone dei suoi satelliti (Bolívar e Miranda) ed ha ora la sovranità nel campo della tecnologia spaziale. Internet e le telecomunicazioni coprono tutto il territorio.

 

46. La creazione di Petrocaribe nel 2005 permette a 18 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, ovvero 90 milioni di persone, di acquistare petrolio sovvenzionato fra il 40% e il 60%, e di assicurarsi il proprio fabbisogno energetico.

 

47. Il Venezuela porta aiuto anche alle comunità svantaggiate degli Stati Uniti, fornendo loro combustibile a tariffe agevolate.

 

48. La creazione della Alianza Bolivariana para los Pueblos de Nuestra América (ALBA) nel 2004 fra Cuba e Venezuela ha posto le basi di un’alleanza di integrazione basata sulla cooperazione e la reciprocità, che raggruppa 8 paesi membri, e che pone l’essere umano al centro del progetto di società, con l’obiettivo di lottare contro la povertà e l’esclusione sociale.

 

49. Hugo Chávez è stato l’artefice della creazione nel 2011 della Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (CELAC), che raggruppa per la prima volta le 33 nazioni della regione, che così si emancipano dalla tutela di Stati Uniti e Canada.

 

50. Hugo Chávez ha svolto un ruolo chiave nel processo di pace in Colombia. Secondo il presidente Juan Manuel Santos, «se stiamo avanzando in un progetto solido di pace, con progressi chiari e concreti, progressi mai raggiunti prima con le FARC, è anche grazie alla dedizione e all’impegno di Chávez e del governo del Venezuela».

 

Salim Lamrani è Dottore in Studi Iberici e Latino-americani presso l'Università Paris Sorbonne-Paris IV, e presso l'Università di La Reunion. E' giornalista ed esperto delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti. Il suo ultimo libro è The Economic War Against Cuba.

 

 

"La Rivoluzione non sarà teletrasmessa"

Si tratta di un documento unico, girato in Venezuela nell'aprile del 2002 da una troupe europea che si è trovata ad essere involontaria testimone e cronista del colpo di Stato con cui la cosiddetta opposizione "democratica" provò a rimuovere il governo venezuelano democraticamente eletto.

Quel colpo di Stato mise a nudo agli occhi di decine di migliaia di venezuelani la vera natura della democrazia borghese e del capitalismo venezuelano ed internazionale.

Il governo golpista di Pedro Carmona (presidente della Confindustria venezuelana) durò appena tre giorni, spazzato via dalla mobilitazione popolare che impose il ritorno di Chavez, ma fu inizialmente riconosciuto come legittimo dagli Usa, dal governo Aznar in Spagna e dagli ex-Ds (attuale Partito Democratico) in Italia.

Nel filmato è apprezzabile anche il ruolo golpista giocato dai mass-media venezuelani.

Nessuna delle televisioni golpiste è mai stata chiusa.

Dopo anni ci si è limitati a non rinnovare le licenze per le frequenze nazionali in chiaro a Rctv, facendo gridare ai "democratici" di tutto il mondo (magari gli stessi che appoggiavano il golpe) allo scandalo e all'attentato al pluralismo dell'informazione.

 

 

 

Per chi vuol approfondire:

 

Il Presidente Hugo Chavez: un uomo del Rinascimento del XXI secolo

 

Chavez: 5 “mediamenzogne” di “Le Soir” e di “Le Monde”

 

Hugo Chávez: “L’attualizzazione del socialismo, prospettiva comune dei nostri Popoli”

 

La rivoluzione bolivariana; ambivalenze interne e proiezione esterna

 

 

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Morta ieri Genesis Carmon, la splendida MIss Turismo del Venezuela. Colpita alla testa durante una manifestazione anti-Maduro. E' la quinta vittima della repressione (in Ucraina va peggio...) della fallimentare "revoluciòn bolivarista".

Chissà se questo è il 51° motivo per il quale alla Sig.ra Francesca Salvador e ai suoi valletti piaciono Hugo Chavez e la sua eredità...

Post scriptum, anzi , prima dello scriptum: una preghiera per questi poveri morti.

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Tutti i morti meritano rispetto, ma qui, come sempre, si usano due pesi e due misure...

"Nelle scorse ore Gerardo Rico è morto dopo 23 giorni di coma a causa delle percosse subite da alcuni vicini usciti in strada per ‘sfogare la loro rabbia’ su di lui. I suoi vicini erano sostenitori di Capriles e hanno sfogato la loro rabbia per la sconfitta del loro candidato sul poveretto, uccidendolo. Ma non è finita qui, a Tàchira sono stati uccisi altri tre uomini a colpi di arma da fuoco da parte di fan infuriati di Capriles; a Zulia un tale chiamato Antonio Vides Bravo ha pensato bene di uccidere due bambini di 11 e 12 anni, e un adulto, passando più volte con il suo camion sopra i loro corpi. Non contento ha poi sparato sulla folla che festeggiava il trionfo di Maduro, ferendone una decina. Già il 7 ottobre del 2012, quando all’epoca c’era ancora Chavez, i chavisti esultanti per la vittoria delle elezioni erano stati aggrediti con un bilancio finale di cinque morti. A Cumanacoa, Ender Agreda è stato assassinato a colpi di arma da fuoco. Oltre a lui, nel corso della sparatoria, sono stati ferite altre persone. A Baruta, Josè Luis Ponce, Rosiris Reyes e Johnny Pacheco hanno pagato con la vita la difesa del Centro Medico (CDI) La Limonera che stava subendo un assedio da parte degli oppositori. Queste tre persone sono state crivellate dai proiettili degli oppositori politici che volevano in questo modo semplicemente sfogare la loro rabbia.

Undici venezuelani chavisti uccisi solo per le loro opinioni politiche nel silenzio assordante dei media mondiali "

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Nessn "silenzio assordante dei media mondiali", o Sig.ra. Infatti la notizia è pervenuta persino a lei. O mi vuol dire che lei era presente ai fatti, sul posto?

Purtroppo quando un regime illusionista e fallimentare semina vento non può che raccogliere tempesta (vedi Ucraina e Siria, solo per la stretta attualità...)!

Ritorni dal mondo delle tenebre, torni in sè e si ravveda, o Sig.ra!

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IL VENEZUELA DI NUOVO SOTTO ATTACCO
Mercoledì, 19 febbraio

Venezuela

venezuelaDI MARIA PAEZ VICTOR
Counterpunch

Ancora una volta è in corso un attacco molto ben organizzato contro il governo democratico popolare del Venezuela. Un attacco fatto di manipolazioni monetarie, sabotaggio economico, campagna mediatica internazionale avversa all’economia del paese, nonostante gli ottimi indicatori economici e diffamazione della società petrolifera statale. I disordini dell’ultima settimana hanno causato 3 morti e 66 feriti.


La tattica è la stessa adottata dall’opposizione non-democratica negli ultimi 15 anni dalla prima elezione del presidente Hugo Chavez. Stessa identica tattica usata nelle cosiddette Rivoluzioni Arcobaleno nell'Europa dell'Est, in Libia, in Siria, in Egitto e ora in Ucraina. Lo scopo è quello di creare una parvenza di caos, di provocare le forze di polizia, di screditare il governo attraverso i principali media internazionali per favorire disordini civili, o anche una guerra civile (come è avvenuto con successo in Siria); e, infine, promuovere le giuste condizioni per un intervento o un’occupazione internazionale.

Tuttavia, il Venezuela non è in Medio né nel Vicino Oriente e il suo governo è una democrazia partecipativa che gode di una maggioranza molto solida, del sostegno di tutte le istituzioni chiave in uno stato di diritto e dell’appoggio dei suoi paesi confinanti. Inoltre, la popolazione è organizzata in comunità molto coese, non è una massa amorfa.

La posta in gioco è alta perché il paese ha le più grandi riserve di petrolio conosciute e sono a un tiro di schioppo da Washington.

Non essendoci più in giro Hugo Chavez l’opposizione considera Nicolas Maduro una facile preda; sottovaluta quest’uomo la cui popolarità è molto aumentata sia all’interno che all’esterno del paese.[i]

L'attacco al Venezuela, l’obiettivo di creare il malcontento popolare, si è concretizzato in questo modo:

Guerra monetaria. iniziata con un assalto alla valuta, con la manipolazione del mercato nero del dollaro, con l’ottenimento, da parte del Governo, di dollari a prezzo di favore dietro false motivazioni. Maduro non ha esitato: ha regolamentato i prezzi e cambiato le regole di scambio monetario e il 70 % della popolazione ha approvato questa sua misura .[ii]

Falsa carenza di beni di consumo: In un sol colpo, proprio mentre stava per iniziare lo shopping natalizio, c’è stato un aumento scandaloso del prezzo delle merci e una carenza di beni alimentari. Molti ricchi commercianti hanno accumulato beni di prima necessità come farina di mais, zucchero, sale, olio da cucina, carta igienica, ecc. nascondendoli in depositi o spedendoli in Colombia, attraverso un’operazione di contrabbando ben architettata. L'esercito ha scoperto un ponte illegale costruito per le moto, sul quale transitavano le merci di contrabbando. Migliaia di sacchi di prodotti alimentari sono stati rinvenuti abbandonati e lasciati marcire per le strade secondarie della Colombia: e questo non era contrabbando economico, ma un contrabbando per ragioni politiche. Il Governo Colombiano ha poi collaborato con quello Venezuelano per porre fine a questo traffico.

Attacco alla società petrolifera PDVSA: La stampa internazionale ha fatto circolare la notizia che la PDVSA stava fallendo perché invece di re-investire i suoi utili, li stava utilizzando per programmi sociali, e che il paese era a corto di petrolio. Stranamente non capita mai che faccia circolare la voce che in Canada o in Arabia Saudita scarseggi il petrolio. Hanno anche diffuso l’assurda notizia che il Venezuela stava importando benzina dagli Stati Uniti. Il fatto è che la PDVS possiede la CITGO, grande compagnia petrolifera degli Stati Uniti, la cui raffineria spesso rimanda in Venezuela un liquido speciale utilizzato per migliorare la qualità della benzina 95. Secondo l’autorevole Petroleum Intelligence Weekly [iii] la PDVSA è ancora una delle prime 5 compagnie petrolifere del mondo.[iii]

Campagna mediatica per screditare l'economia. I media internazionali per anni non hanno fatto che prevedere morte e distruzione per l’economia del Venezuela. Tuttavia l’economia del paese sta andando bene. Le sue esportazioni di petrolio l’anno scorso ammontavano a $ 94 miliardi di dollari, mentre le importazioni hanno raggiunto solo i 59,3 milioni di dollari – un minimo record. Le riserve nazionali sono a 22 miliardi di dollari e l'economia ha un’eccedenza (e non un deficit) del 2,9 % di PIL. Il paese non ha debiti interni o esteri particolarmente onerosi.[iv] Sono tutti questi degli ottimi indicatori che farebbero invidia a molti paesi dell’Europa, agli Stati Uniti e al Canada. La banca multinazionale Wells Fargo ha recentemente dichiarato che il Venezuela è una delle economie emergenti maggiormente al sicuro da possibili crisi finanziarie e la Bank of America Merril Lynch ha raccomandato ai suoi investitori di acquistare titoli di Stato venezuelani [v]

Esagerazioni dei rischi per la sicurezza. Il Venezuela, purtroppo, ha un elevato tasso di criminalità, come la maggior parte dei paesi dell'America Latina. La recente morte di una giovane coppia molto in vista nel panorama mediatico del paese, ha spinto l'opposizione ad esagerare il senso di insicurezza. Maduro ha risposto con un Piano Generale per la Pace, utilizzando polizia locale, coinvolgendo le amministrazioni comunali e le collettività locali, dividendo le città in settori, evidenziando le zone “calde” e istituendo delle pattuglie speciali, creando 25 comitati di cittadini per il controllo di Polizia per un totale di 250 persone, garantendo nuovi servizi a favore delle vittime dei crimini, coinvolgendo i mezzi d’informazione nel tentativo di ridurre al minimo programmi televisivi violenti. Tutto questo ha avuto un grande successo popolare.

All’interno dell’opposizione ci sono degli elementi realmente democratici e rispettosi della legge; ma, purtroppo, la maggioranza è anti-democratica.

Negli ultimi giorni, due leader dell’opposizione non-democratica, i due parlamentari Leopoldo López e Maria Corina Machado, hanno incitato a nuova violenza. Disordini orchestrati, con sabotatori professionali e manipolazione dei giovani, hanno causato la morte di tre persone e il ferimento di 66.[vi] Lopez, il cui collegamento con la CIA risale al suo soggiorno a Kenyon College, Ohio .[vii] – ha dichiarato pubblicamente che la violenza sarebbe continuata finchè non si sarebbero “sbarazzati” di Maduro. Uno dei manifestanti ha detto alla stampa: “Abbiamo bisogno di un morto ". Su Twitter poi abbondano messaggi di incitamento a farsi avanti per uccidere Maduro. Un messaggio di Twitter ha addirittura riportato i dettagli precisi della scuola del figlio del Presidente dell'Assemblea Nazionale, Diosdado Cabello, suggerendo il rapimento del bambino.

Il Procuratore Generale, che è una donna, è stato fisicamente aggredito ed i suoi uffici saccheggiati. E poi auto della polizia date alle fiamme, un’associazione culturale devastata; e il Governatore della Casa di Tachira che ha rischiato di morire tra le fiamme con la sua famiglia.

Gli atti di violenza dell’opposizione sono ormai una costante. Lo scorso ottobre, Henrique Capriles, il candidato presidenziale sconfitto quattro volte, dopo aver perso contro Maduro, ha apertamente incitato ad una violenta protesta con queste precise parole: “Scendete in piazza e mostrate il volto della vostra rabbia!” Risultato: 10 persone morte (di cui una bambina di soli cinque anni) e 178 feriti,19 cliniche attaccate e incendiate e medici cubani in fuga per mettersi in salvo.

Ora, la stampa internazionale non denuncia le violenze dell’opposizione venezuelana. Quando vengono segnalati questi episodi c’è sempre qualcuno lì pronto ad insinuare che è tutta colpa del governo.

Il crescente benessere della popolazione (viii) è un chiaro risultato di 15 anni di Rivoluzione Bolivariana
[viii] Il Comitato Economico delle Nazioni Unite per l'America Latina e i Caraibi ha dichiarato che il Venezuela è il paese con il più basso livello di disuguaglianza sociale dell’area (coefficiente GINI), scesa del 54%.[ix]

I livelli di povertà sono al 21 % e la povertà estrema è scesa dal 40% al 7,3 %. La mortalità infantile è stata ridotta da 25/1000 (1990) a 10/1000 [x] Il governo Chávez ha eliminato l'analfabetismo e fornito pubblica istruzione, alloggi e servizi sanitari gratuiti. In un solo decennio, il Venezuela è avanzato di 7 posizioni nell’indice dello Sviluppo Umano delle Nazioni Unite.[xi]

I sondaggi mostrano che la popolazione del Venezuela è una delle più felici del mondo- [xii] In tutto questo, grande è stata la solidarietà ricevuta da insegnanti esperti e medici Cubani. Cuba e Venezuela hanno mostrato al mondo cos’è la vera solidarietà tra nazioni.

La crisi finanziaria che ha colpito il Nord America in questi ultimi sei anni, ha prodotto un antagonismo tra lo Stato e i lavoratori e la popolazoone in generale. Con il pretesto di una necessaria austerità, ovunque sono stati tagliati i programmi pubblici e i sindacati distrutti.
Con il calo dei prezzi del petrolio, la crisi ha colpito anche il Venezuela. Tuttavia, il governo ha continuato nel suo intento di ridurre la povertà nel paese, ad aumentare i salari, a formare migliaia di lavoratori, ed il tasso di crescita ha continuato a salire, nonostante la forte contrazione economica. Proteggendo l’occupazione, strategia fondamentale per contrastare la crisi, l’economia del paese ha continuato a crescere ad una media tra il 2,5 e il 5% del PIL [xiii]

La vera opposizione in Venezuela sono gli Stati Uniti, i suoi alleati ed i suoi agenti che alimentano il gasdotto illegale di dollari che si riversano nelle false ONG falsi e nei partiti all’opposizione.

Il Venezuela è un esempio del rifiuto dell’economia neo-liberale e del capitalismo delle multinazionali. Non esiste più quella vecchia e corrotta elite, tanto cara al capitalismo dei grandi gruppi, che per 40 anni ha impoverito la popolazione.

La strategia della violenza non ha alcuna speranza di successo perché, a differenza del 1999, il popolo venezuelano oggi è organizzato in una moltitudine di gruppi: consigli comunali, municipalità, comitati per la salute pubblica, per la sicurezza, di polizia locale, di attività sportive e culturali e comitati scolastici. La Rivoluzione Bolivariana ha generato non una massa informe di persone, ma una popolazione strutturata ed organizzata, capace di prendere, insieme al suo governo, le decisioni per la sua vita. Il Venezuela, ormai, è una democrazia partecipativa pienamente funzionante.

L'opposizione non ha una base popolare - come lo dimostra la serie delle sue sconfitte elettorali.

Non gode dell’appoggio dei militari (e alcuni componenti dell’opposizione democratica sono apparsi in televisione per denunciare questa tattica utilizzata dall’opposizione non-democratica di apparire sempre con accanto personale militare).

Non hanno il sostegno dei paesi confinanti, che subito hanno espresso la loro solidarietà con il Presidente Maduro, per denunciare la violenza al loro interno.

La loro unica carta vincente è sperare che i Marines Americani invadano il Venezuela: questo sarebbe l’inizio di una guerra regionale.

María Páez Victor è una sociologa, nata in Venezuela

Fonte: www.counterpunch.org

Link: Venezuela Under Attack Again

17.02.2014

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63

NOTE

[i] Rafael Rico Ríos, Un pueblo maduro, Rebelión, 09/12/13; un’indagine dell’osservatorio di notizie internazionali NTN24 indica Nicolas Maduro come il più popolare presidente dell’America Latina, insieme all’inchiesta di ICS. YVK Mundial - www.aporrea.org
01/10/13 - www.aporrea.org/venezuelaexterior/n237249.html
[ii] AVN, 15 Dec. 2013, Hinterlaces: il 70% dei venezuelani appoggia le misure economiche intraprese da Maduro;
[iii] Agencia Venezolana de Noticias, 09/05/2013
[iv] Mark Weisbrot, Cosa può imparare l’Europa dall’indipendenza dell’America Latina – The Guardian - 21 August 2013; La tanto sperata apocalisse in Venezuela è molto improbabile,
http://www.ultimasnoticias.com.ve/opinion/firmas/mark-weisbrot—desconsenso-en-washington/el-tan-esperado-apocalipsis–en-venezuela-es-poco.aspx#ixzz2jc5ULbi7
Venezuela: in crisi? Ewa Sapiezynska & Hassan Akram, AL JAZEERA, 2 December 2013; Venezuelanalysis.com
[v] La Guerra economica e le elezioni comunali, Juan Manuel Karg, Rebelión, 2 diciembre 2013
[vi] Ryan Mallett-Outtrim, I Leader dell’Opposizione in Venezuela auspicano ulteriori manifestazioni, nonostante i recenti scontri mortali - VENEZUELANALYSIS, Feb 13th 2014
[vii] Jean-Guy Allard, Para destruir la obra de Chávez, la CIA apuesta por López, el fascista que crió, TWITTER: @AllardJeanGuy
[viii] Carles Muntaner, Joan Benach, Maria Paez Victor, The Achievements of Hugo Chavez, COUNTERPUNCH, 20 December 2013.
[ix] http://english.pravda.ru/society/stories/06-12-2012/120428-Venezuela_Lessons_in_Socialism-0/
[x] National Institute of Statistics, Agencia Venezolana de Noticias, 27 March 2012; Yolanda Valey, BBC, 4 March 2012
[xi] UN Human Development Index http://www.telesurtv.net/articulos/2013/03/16/venezuela-subio-en-el-indice-de-desarrollo-humano-segun-pnud-8411.html
[xii] Gallup Poll 2012; Happy Planet Sustainable Wellbeing Index, Global Footprint Network, 14 June 2012; New Economic foundation, 24 Oct. 2012; World Happiness Report, University of Columbia, 2012.
[xiii] Jesse Chacón, “La economía nacional en el context de la crisis global del capitalismo” 27 abril 2012, Agencia Venezolana de Noticias.

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E ridaje!
Quando la Sig.ra Francesca Salvador detta Franci" (posso anch'io chiamarla così, o Gent.le Sig.ra?) non sa più come rigirar la frittatona, il che le capita praticamente sempre, se ne parte coi poemi illeggibili. E, come un disco rotto, sbandiera la solita delirante teoria complottista demo-pluto-american -massonica contro il povero staterello indifeso che tanto bene stava facendo per il suo popolo (oltre a sparargli addosso, s'intende).
Dopo un po, in genere, vien fuori anche il fido Valletto ad incolpare di tutti i guai del mondo gli Usraeliani.

Nota: gli Usraeliani sarebbero gli ebrei.

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guardate un po' come continuano a farvi passare per ....☺ ☺ ☺

http://selvasorg.blogspot.it/2014/02/venezuela-guarda-le-foto-falsificate.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+selvas/blog+%28Selvas+Blog%29


ah, la felicità di "certa gente" nel "credere-obbedire-combattere"

☺ ☺ ☺

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