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28 marzo 2024

Un augurio a chi ama il cinema

Categoria: Spettacolo - Tags: cinema, video, registi, Natale, auguri

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Silvia Albrizio | commenti | (6)

Una casa di produzione canadese, la Fourgrounds Media Inc., ha realizzato un video in cui racconta il Natale attraverso l’occhio di alcuni tra i più famosi e amati registi, da Lars Von Trier a Spielberg. Non è un’idea innovativa, nel web circolano diversi corti simili e ciò che li accomuna è un pensiero semplice quanto efficace: l’importanza che l’impronta di un autore ha ai fini dello sviluppo di una storia. Ce ne dimentichiamo spesso.

 

Quante volte misuriamo i film visti esclusivamente per la trama? Per le lacrime che ci abbiamo versato sopra? Per le risate che ci hanno strappato?

 

Quante volte misuriamo i film visti esclusivamente per la trama? Per le lacrime che ci abbiamo versato sopra? Per le risate che ci hanno strappato? Certo, le emozioni rimangono una parte fondamentale della fruizione cinematografica. Ma è attraverso video come questi che si comprende come a fare di un film un buon film (e a fare di un regista un buon regista), siano quasi esclusivamente i movimenti di macchina, il montaggio, la scelta di un primo piano al posto di un campo medio, la fotografia. Solo in un secondo momento arrivano i dialoghi, l’interpretazione degli attori, le scenografie, la colonna sonora. Alla fine, ma solo alla fine, ci siamo noi e il nostro personalissimo gusto. Il culmine della comunicazione. La nostra visione del mondo che si incontra con quella del regista e che crea piacere, entusiasmo, noia, fastidio, sbadigli, sospiri, sogni.

A ciò si aggiunge un secondo pensiero che il video rilancia: la riproducibilità stilistica di certi autori e, allo stesso tempo, la loro assoluta specificità, che è poi quella cosa che li definisce e li pone al centro di innumerevoli plagi e citazioni. Wes Anderson è unico, ma quanti film di quanti altri registi abbiamo visto ispirati al suo cinema? Anche in questo caso, averne consapevolezza migliora la nostra capacità di individuare la qualità o meno di ciò che guardiamo e ci rende spettatori attivi.

 

La mattina di Natale secondo dieci celebri registi

 

Un altro video simile incentrato sul Super Bowl

 

Le festività natalizie sono uno dei periodi in cui la gente va al cinema con più frequenza, anche chi durante l’anno preferisce fare altro. Perché non sfruttare questa opportunità per guardare con più attenzione ciò che ci scorre davanti agli occhi? E magari sforzandoci di non giudicarlo solo attraverso un “è bello”/”è brutto”, ma provando a capire perché, in che punto, come ci è piaciuto o meno. In poche parole, imparando ad affinare il nostro senso critico. Ecco, ciò che auguro a voi e a me per questo Natale.



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Capisco un critico cinematografico che recensisce per mestiere, ma perché mai il cosiddetto uomo della strada dovrebbe augurarsi, addirittura per Natale, di “affinare il proprio senso critico” ? la maggior parte di noi credo vada al cine per distrarsi un po’, magari per provare qualche emozione. Quando esce dalla sala dicendo “bèl… me à piasést.. va vederlo che merita…me à fat piànzer…brut...un mattòn che no te dighe…schei butadi via…” non basta? Oltretutto i critici di mestiere, e lo dimostra il fatto che spesso non son d’accordo fra loro, danno valutazioni e tagli di lettura del film inverificabili; che, magari, il regista stesso non si è mai sognato di dare alla sua opera.

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Magari per capire la differenza tra un film di Neri Parenti e uno di Luciano Salce, senza per questo doverci scrivere una recensione sopra. O per capire perché un Oscar, il Leone o la Palma D'Oro sono stati dati a un determinato film. O semplicemente per dare credito a un critico piuttosto che a un altro.

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E perché mai, simpaticissima e peperina Silvia, dovrei dare credito a un Critico piuttosto che a un altro? mica siamo incapaci di intendere e di volere che dobbiamo forzosamente adeguarci alle sentenze dei Critici!

PS: Son felice che non lei sia più arrabbiata con me!

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Anche perchè ciò presuppone che lei debba leggere qualche giudizio di qualche critico per poterne dare credito... e ciò è troppa fatica. E scommetto che gli unici film che lei vede sono quelli di Vanzina.

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Fatica maggiore, per lei, è scrivere il suo cognome...parrebbe. Non ricordo di aver mai visto un film di tal Vanzina. Scommessa persa. Ma si è dimenticato di dirci cosa scommetteva. Troppa fatica anche premere i tasti per specificarlo?
Buon Natale, figliolo!

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Ma sig. Bastanzetti, ho capito che a lei piace smontare i post altriu ma certe volte si può fare a meno di commentare, specialmente se si travisa i senso del post... io penso che la sig.ra Silvia volesse dire che andare al cinema per scoprire cosa c'è oltre la battuta divertente o l'effetto speciale straordinario sia ancora più coinvolgente: ammirare la fotografia le luci e certi particolari scengafici porta lo spettatore ad immergersi completamente nel film che sta vedendo. Non occorre essere degli esperti o citici per fare questo. D'altronde penso che leggendo un libro non si saltino frasi o pagine perché pensiamo siano dei passaggi meno importanti.

Tanti auguri di buone feste!!!

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