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28 marzo 2024

Castelfranco

Come investire su canapa, nocciolo e melograno

Il punto nell’ambito della Festa dell’Agricoltura di Istrana. Metà dei giovani imprenditori orientato verso le colture innovative

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convegno

ISTRANA - Trenta milioni di euro a tanto ammonta il plafond messo a disposizione da CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia per le aziende agricole che vogliono investire nelle colture innovative. Melograno, nocciolo e canapa sono in grado di dare una reddittività importante, per questo motivo sono diventate delle ottime alternative alle colture tradizionali – mais, frumento, orzo e soia - che rendono poche centinaia di euro per ettaro o al vigneto che negli ultimi 5 anni ha avuto un boom di coltivazioni, ma che ora si è fermato a causa del vincolo delle autorizzazioni al reimpianto. Se si vuole stare sul mercato bisogna guardare oltre. Le coltivazioni innovative sono una grande opportunità che necessita, però, di un investimento iniziale in alcuni casi impegnativo, soprattutto se affrontato con le sole risorse della giovane impresa agricola.

 

Nonostante ciò circa la metà delle aziende agricole del territorio, gestite da giovani, sta guardando con interesse alle nuove colture e alla loro trasformazione grazie anche a delle forme di credito speciale. In questo senso si colloca iniziativa presentata nell’ambito del convegno Coltivazioni Innovative: La Canapa, il Nocciolo ed il Melograno organizzato presso la Festa dell’Agricoltura di Istrana. CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia ha deciso di puntare ancora una volta sull’incentivazione della crescita, mettendo a disposizione delle imprese agricole un plafond di 30 milioni di euro suddiviso in tre finanziamenti agevolati:

- Finanziamenti connessi ad investimenti relativi alla coltura della Canapa;

- Finanziamenti connessi ad investimenti relativi alla coltura del Melograno;

- Finanziamenti connessi ad investimenti relativi alla coltura del Nocciolo.

 

Ciascuna coltura infatti, prevede tempi diversi per il raggiungimento della piena produzione; per cui, per agevolare non solo le spese di impianto, ma tutti quegli investimenti in macchinari e attrezzature necessari per ottenere il prodotto finito sono stati previsti preammortamenti lunghi, in base al tipo di coltura specifica. In pratica il cliente sosterrà una quota di soli interessi per il periodo di tempo che riterrà necessario e inizierà a rimborsare il prestito solo quando la produzione specifica sarà entrata a regime. Tale modalità consentirà di conseguire la massima flessibilità finanziaria agevolando lo sviluppo sostenibile della nuova impresa.

 

“Bisogna allargare la visione in un mondo sempre più globalizzato stando al passo con le richieste che arrivano dal mercato – ha detto il direttore generale di CentroMarca Banca Claudio Alessandrini. - Con questi 30 milioni di euro vogliamo essere un sostegno soprattutto per i giovani imprenditori. Noi vogliamo contribuire in modo concreto alla nascita e allo sviluppo delle aziende e dare il giusto supporto alla nostra economia. Dobbiamo avere un’attenzione particolare per i giovani che stanno riscoprendo il mondo dell'agricoltura. Hanno intuito le opportunità che può dare questo settore, ma diventa fondamentale avere al fianco un partner che ti possa accompagnare nelle scelte strategiche, che ti aiuti a pianificare gli investimenti e a gestire i profitti. CentroMarca Banca vuole essere proprio questo.”

 

C’è un interesse forte da parte dei giovani alle nuove colture, si stima infatti che siano quasi 1500 le nuove aziende agricole nate nell’ultimo periodo in Veneto. Il convegno è stato anche l’occasione di approfondimento sulle specificità delle tre coltivazioni e dei relativi costi di impianto e opportunità di guadagno. Dopo il saluto iniziale del Vice Presidente di CMB Elio Tronchin e l’intervento di Massimo Bozzolan referente dei Crediti Speciali di CentroMarca Banca che ha illustrato nel dettaglio i finanziamenti agevolati in agricoltura sono intervenuti l’agronomo Dina Merlo che ha parlato delle prospettive di coltivazione e trasformazione della canapa; Gianluca Griseri di Ascopiemonte/Nocciolo Service che si è soffermato sullo sviluppo della corilicoltura Veneta; Loris Dalle Nogare che ha parlato delle peculiarità, in termini di coltivazione e di mercato, del melograno e il dottor Jacopo Beltrame, direttore incaricato del servizio igiene degli alimenti dell’A.S.L.L. 2, che ha parlato della trasformazione e vendita diretta dei prodotti agricoli aziendali.

 

Un’analisi dettagliata dalla quale è emerso che melograno, nocciolo e canapa possono essere delle grandi opportunità di crescita per la nostra economia. Il melograno, ad esempio una volta arrivato ad una produzione a pieno regime - dopo circa 4 anni dalla piantumazione - può consentire di avere più redditività del prosecco che di media che varia dai 15 ai 25.000 euro lordi per ettaro. In sostanza dopo soli 4 o 5 anni si riesce ad ammortizzare l'intero impianto che ha comunque un costo iniziale di circa 15.000 euro per ettaro contro i 50-55.000 euro richiesti per il vigneto. La nocciola, che è molto richiesta dalle grosse ditte nazionali di dolciumi, offre un'opportunità di guadagno minore, circa 6-7.000 euro per ettaro, ma ha anche un costo minore dell'impianto che si aggira sui 3-5.000 euro ad ettaro. La canapa, infine, ha dei costi di coltivazione nettamente contenuti rispetto alle altre colture. In provincia di Treviso attualmente ci sono quasi 50 ettari. Il suo utilizzo è molto vario: da quello alimentare, tessile, a quello farmacologico, alla bioedilizia. Ed è forse anche questo uno dei motivi per cui tante aziende della Marca hanno spostato il loro interesse dalle coltivazioni tradizionale alla canapa. Se fino a poco tempo fa dunque, per riuscire ad avere un guadagno dignitoso che consentisse di avere uno stipendio bisognava avere molti ettari di terreno, ora con pochi ettari dedicati alle colture specializzate, anche la giovane impresa agricola veneta può diventare produttiva e competitiva sul mercato nazionale e internazionale.

 

(Nella foto il pubblico di Istrana)

 


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