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25 aprile 2024

Mogliano

Clima e fotovoltaico: studenti in marcia a Mogliano

Duecento persone alla manifestazione di venerdì mattina: "Pannelli solari sui tetti non nei campi"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

 Extinction Rebellion

MOGLIANO - Duecento persone tra studenti del liceo Berto e associazioni, venerdì mattina a Mogliano, per lo sciopero globale per il clima, organizzato da Extinction Rebellion. Il corteo di studenti muniti di cartelli, striscioni e bandiere della pace, hanno manifestato lungo alcune vie di Mogliano, con il supporto logistico di associazioni del territorio come Apio, Amici del Parco, FridaysForFuture, Soms - Circolo Galileo Galilei, Omega APS e molti altri. Il percorso fino al campo riguardante il progetto del fotovoltaico, il trasferimento di alcuni pannelli finti dal terreno ad un capannone; infine la marcia verso il municipio.

I manifestanti hanno espresso la loro preoccupazione non solo per la crisi climatica ma anche per il progetto del fotovoltaico nei campi che ha coinvolto da vicino i moglianesi e rispetto al quale hanno voluto elaborare una serie di proposte.
 “I pannelli vanno sui tetti, mentre il grano va lasciato sui campi”, lo slogan ripetuto da Stefani Tommaso, uno degli organizzatori e studente del Liceo Berto di Mogliano. Si parla di pannelli fotovoltaici sopraelevati, contrapposti a quelli a terra: a partire dai classici pannelli sopra le case, passando per quelli sopra ai balconi, ai capannoni, ai parcheggi, alle pensiline e sopra alle coltivazioni stesse.
“Ultimamente i pannelli per tetto e per balconi hanno ricevuto degli incentivi dal governo, ma burocrazia e bassa informazione sono ancora un ostacolo, tanto che a Mogliano ancora pochi ne fanno uso” rivela Cesare, studente di Scienze Ambientali, anche lui organizzatore della manifestazione.

“I pannelli sopra ai capannoni bisogno di una spinta politica, specialmente per ciò che riguarda i capannoni dismessi; quelli sopra a parcheggi e pensiline soffrono di un vuoto normativo, ma se utilizzati (e ben combinati con gli alberi) avrebbero anche l’effetto di proteggere il centro città dalle ondate di calore, e impedire alle automobili di diventare dei forni in estate”. La convinzione dei manifestanti è che una transizione ecologica fatta con grandi progetti a terra, contestati e ostacolati dalla cittadinanza, procederebbe lenta e inefficace, mentre velocizzare e semplificare ogni tipo di impianto sopraelevato invece darebbe risultati rapidi e accolti da tutti. I promotori, al termine della marcia, hanno consegnato ai consiglieri comunali di Mogliano e ai consiglieri regionali un documento per chiedere di “fermare il consumo di suolo, incentivare l’installazione del fotovoltaico sui tetti, di tutelare le aree naturali di pregio da nuovi progetti di fotovoltaico”.

 


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Isabella Loschi

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