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19 marzo 2024

Cronaca

Clima, Biden: "Decennio decisivo per evitare catastrofe"

Il presidente Usa: "Nostro nuovo target è di tagliare entro il 2030 del 50-52% le emissioni"

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Clima, Biden:

ESTERI - "Gli Stati Uniti si mettono in cammino verso l'obiettivo di dimezzare le emissioni di gas serra entro la fine di questo decennio". Come era stato anticipato dalla Casa Bianca, Joe Biden nel suo discorso di apertura del summit sul clima organizzato dagli Usa, ha annunciato il nuovo target di tagliare entro il 2030 del 50-52% le emissioni, rispetto ai livelli del 2005.

"Questo è il nostro obiettivo come nazione - ha aggiunto il presidente - e questo è quello che possiamo fare se agiamo per costruire un'economia che sia non solo più prospera ma più salutare, equa e pulita per tutto il Pianeta".

"Gli i scienziati ci dicono che questo è il decennio decisivo in cui dobbiamo prendere decisioni che possono evitare le peggiori conseguenze della crisi climatica" ha detto ancora Biden. "Soprattutto quelli che rappresentano le maggiori economie devono farsi avanti ed adottare misure ambiziose", ha aggiunto, ricordando come gli effetti dei cambiamenti climatici siano già evidenti e si rischiano maggiori eventi catastrofici se non verranno bloccati.

"Non possiamo rassegnarci a questo futuro dobbiamo agire subito, tutti noi" ha detto, affermando che l'obiettivo del summit è quello di costruire "un cammino" su cui procedere insieme verso la Cop26, presieduta da Regno Unito e Italia, che si svolgerà il prossimo novembre a Glasgow.

"La scienza è innegabile, il costo dell'inazione continua a crescere; gli Stati Uniti non aspetteranno" ha aggiunto Biden, sottolineando che gli Usa sono pronti ad agire non solo a livello federale, ma locale e dei privati. "E vediamo l'opportunità di creare milioni di posti di lavoro".

Blinken - Secondo quanto sottolineato poi anche dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel suo intervento al summit virtuale sul clima, "nessun Paese può affrontare questa sfida da solo". E "questo governo intende fare più di quanto qualsiasi altro governo americano abbia mai fatto per affrontare le questioni climatiche", ha aggiunto. "Tutti i Paesi sappiano che vogliamo lavorare con loro per salvare il nostro pianeta e siamo tutti impegnati a trovare ogni modo possibile per cooperare sul clima", ha proseguito il capo della diplomazia statunitense.

Xi Jinping - "La Cina non vede l'ora di lavorare con la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, per far avanzare insieme la governance globale dell'ambiente" e "i Paesi sviluppati" devono "fare sforzi concreti per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad accelerare la transizione verso lo sviluppo verde" ha detto il presidente cinese Xi Jinping nel suo discorso. "L'ambiente riguarda il benessere delle persone in tutti i Paesi" ha detto Xi, che ha insistito sul "multilateralismo", ha parlato di un "approccio incentrato sulle persone" e di "responsabilità per le generazioni future".

Putin - "Vorrei ribadire che la Russia è sinceramente interessata ed entusiasta per la collaborazione internazionale per trovare soluzioni efficaci contro i cambiamenti globali, come per altre sfide vitali globali" ha affermato Vladimir Putin, sottolineando che "c'è una solida cornice legale per la collaborazione internazionale nel ridurre le emissioni inquinanti".

Macron - E' necessario ''agire tutti più velocemente per una giustizia sociale e climatica'', per ''combattere a favore dell'ambiente'' ha dichiarato anche il presidente francese Emmanuel Macron. ''Il 2030 è il nuovo 2050'', ha affermato il capo dell'Eliseo, sottolineando la necessità di ''cambiare completamente il nostro sistema finanziario'' e di ''utilizzare tutte le leve a nostra disposizione'', ovvero ''innovazione, trasformazione del sistema finanziario, regolamentazione dei prezzi''. E in particolare occorre ''fissare un prezzo per il carbonio''.

Johnson - Le azioni per combattere i cambiamenti climatici "non sono un costoso esercizio di ambientalismo politicamente corretto", ma riguardano la "crescita e i posti di lavoro" ed è "vitale" mostrarlo all'opinione pubblica, ha sottolineato il premier britannico Boris Johnson. "Possiamo ricostruire meglio dopo questa pandemia, ricostruendo in modo più verde", ha sostenuto, convinto che si possano conciliare posti di lavoro e taglio delle emissioni. Al riguardo, il premier britannico ha sottolineato che il Regno Unito ha tagliato del 42 per cento le proprie emissioni rispetto al 1990, riuscendo a fare espandere la propria economia del 73 per cento.

Per Johnson, l'impegno annunciato dall'Amministrazione Biden di tagliare della metà le emissioni Usa è una "svolta", ma i Paesi in via di sviluppo devono "fare di più". Il premier ha quindi ribadito l'impegno britannico a ridurre del 78 per cento i gas serra entro il 2035.

Greta Thunberg - Secondo l'attivista svedese, Greta Thunberg, in un video diffuso sui social prima dell'inizio del vertice, si tratta però di "obiettivi largamente insufficienti", quelli indicati dai leader mondiali che partecipano al summit. "Non possiamo essere soddisfatti di qualcosa solo perché è meglio di niente", ha proseguito l'attivista, sottolineando che non si arrenderà "nemmeno tra un milione di anni" e che "ogni frazione di grado" conta nell'ambito della lotta al riscaldamento globale.

 



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