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25 aprile 2024

Treviso

CLANDESTINO SENZA SOLDI ALLA POLIZIA: «PAGATEMI L’AEREO PER TORNARE A CASA»

Al centro della vicenda un bengalese di 36 anni: accontentato

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CLANDESTINO SENZA SOLDI ALLA POLIZIA: «PAGATEMI L’AEREO PER TORNARE A CASA»

TREVISO – Clandestino, senza lavoro e senza il becco d’un quattrino. C’ha visto giusto rivolgendosi alla polizia: ha avuto il viaggio pagato per tornarsene in patria, in Bangladesh.

Si tratta di un 36enne in Italia dal 2006. L’uomo, sfruttando gli aspetti controversi della legge italiana, anziché scappare dalle forze dell’ordine in quanto appunto clandestino, ha preferito, capito che a Treviso per lui opportunità non ce n’erano, rivolgersi alla polizia per ritornare a casa.

In questo modo si è guadagnato un viaggio al suo paese d’origine completamente gratuito per lui, ma a carico della collettività italiana, che ovviamente si sobbarca le spese della sua espulsione.

Stava passando in via Monfenera, alla guida, senza patente, dell’auto di un amico. Ha visto una volante della polizia che stava facendo un normale servizio di controllo in strada. Ha iniziato quindi ad andare avanti e indietro davanti ai poliziotti con lo scopo di farsi fermare.

Ha visto la paletta alzata come una liberazione, una volta fermato si è sfogato con gli agenti: «Sono clandestino, non ho soldi, non ho lavoro… Fatemi tornare a casa». Detto, fatto: pronto il biglietto d’aereo ed in pochi giorni ha potuto partire da Milano col sorriso in faccia. Grazie Italia…

Matteo Ceron

IERI UN ALTRO CASO: UN SENEGALESE CON 22 POLIZIOTTI AL SEGUITO HA FATTO IL MATTO BLOCCANDO TRE VOLTE IL DECOLLO DELL'AEREO >>

 


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