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29 marzo 2024

Treviso

"Cittadini prime sentinelle del territorio"

L'appello del sindaco Serena contro l'aumento dei furti a Villorba

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VILLORBA - Contro i furti nelle abitazioni “dobbiamo essere le prime sentinelle del nostro territorio. Riprendiamo le abitudini di controllo di vicinato”. E’ l’appello del sindaco di Villorba, Marco Serena, dopo all'ennesimo furto a Villorba.

“Osserviamo chi passa, scendiamo a fare una passeggiata, cerchiamo di notare appostamenti sospetti nelle vie che attraversano le zone residenziali - spiega Serena - . Insomma, facciamo vedere che viviamo nei nostri quartieri e che li teniamo sotto monitoraggio».
Dopo il nuovo episodio criminoso, questa volta ai danni dell’oratorio della parrocchia di Villorba, dove i ladri hanno portato via il registratore di cassa con pochi euro, il primo cittadino invita la comunità ad alzare la guardia, ma con prudenza: “Semplicemente portando il cane a passeggio, possiamo vedere se ci sono movimenti sospetti in giro. La sola presenza di una coppia a passeggio può funzionare come deterrente per i malintenzionati: ovviamente, nessuno deve intervenire in prima persona, ma è invitato ad avvisare le forze dell’ordine che sapranno fare il loro lavoro».


Il Comune intanto prosegue con i pattugliamenti della polizia locale, soprattuto nel tardo pomeriggio, orario più a rischio per i furti in casa: “I nostri sforzi sono in aumento per garantire la più ampia sicurezza alla comunità che ha il pieno diritto di sentirsi tranquilla, almeno in casa propria”.

Infine, il sindaco sposta l’attenzione sugli immigrati: “I dati del Ministero dell'Interno che parlano di centomila "invisibili" che sono sul nostro territorio, soggetti arrivati con l'operazione "Mare Nostrum" - ha detto Serena - . Persone che sappiamo essere entrate in Italia, ma di cui non si hanno più notizie certe, se non il fatto che non abbiano lasciato il nostro Paese: come vivono costoro? Dove abitano? Come si procurano il cibo? Ecco perché è fondamentale mantenere dritta la rotta, quella rotta segnata nell'incontro in Prefettura a Treviso, in cui, proprio con il Prefetto, si era giunti alla linea condivisa di dire "no" a nuovi arrivi di profughi”.

 



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