Cittadella della Salute, trasferimento entro fine giugno: "Sarà potenziata la squadra trasporti"
Incontro in Prefettura tra Ulss 2 e le sigle sindacali dopo la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori dei reparti chirurgici del Cà Foncello
| Isabella Loschi |
TREVISO - Una “squadra trasporti" con personale dedicato per trasferire i pazienti che devono essere sottoposti ad intervento chirurgico dai reparti dell’ospedale di Treviso all’edifico 29 della nuova Cittadella della Salute e un tavolo tecnico in Prefettura per monitorare il percorso di trasferimento. E’ questo l’esito dell’incontro che si è svolto oggi, 8 aprile, in Prefettura a Treviso tra i vertici dell'Ulss 2 e le organizzazioni sindacali di categoria Fp Cgil Treviso, Cils Fp Belluno Treviso, Uil Fpl Treviso, Fials e Nursing Up a seguito dell’apertura dello stato di agitazione dei dipendenti dell’azienda Ulss2 Marca Trevigiana afferenti alle unità operatorie di chirurgia 1 e 2, Orl maxillofacciale, chirurgia plastica, oculistica di tutte le sale operatorie e terapie intensive del presidio ospedaliero Ca’ Foncello di Treviso.
Nei giorni scorsi i dipendenti dell'Ulss 2 delle unità operatorie di chirurgia 1 e 2, Orl maxillofacciale, chirurgia plastica, oculistica di tutte le sale operatorie e terapie intensive del Ca’ Foncello di Treviso avevano proclamato lo stato di agitazione che, dopo l’incontro di oggi, resta ora sospeso fino al prossimo 18 aprile quando si svolgerà in Prefettura a Treviso un nuovo tavolo tecnico.
“Comprendiamo che ci sia una sofferenza da parte dei lavoratori, legata al fatto che stiamo lavorando su due parti diverse, il blocco chirurgico dell'edificio 29 e il restante, quindi una difficoltà di trasporto e di far passare i pazienti”, ha detto il direttore generale Francesco Benazzi al termine dell’incontro. “Per questo attiveremo la squadra trasporti per aiutare il passaggio degli ammalati quando devono andare in radiologia o nel blocco operatorio perché questo è effettivamente un pò difficoltoso almeno finché tutto non si riunirà nell'edificio 29: quando ci sarà l’accorpamento avremo un risparmio e questo problemi non dovrebbero più esserci”. “Nei prossimi giorni i nostri collaudatori daranno l'ok finale per l'entrata nell'edificio 29 quindi abbiamo deciso di fare un incontro 18 aprile, un tavolo tecnico, sempre qui in Prefettura come richiesto dalla organizzazione sindacali”.
“Accompagneremo i lavoratori nel passaggio nella nuova Cittadella con l'aiuto e il supporto delle organizzazioni sindacali”, ha aggiunto il direttore generale - “Questo è momento che possiamo superare: i dati che abbiamo fornito al Prefetto non dimostrano carenze, né dal punto di vista degli infermieri, né degli operatori socio sanitari. Stiamo assumendo personale ma per lavorare in sala operatoria e diventare servono sei mesi di formazione. La graduatoria è di 150 persone e noi andremo ad assumerli tutti, ma è sempre il lavoratore che decide se far parte della squadra dei ferristi di sala operatoria dell’ospedale”, aggiunge Benazzi. “Per le sale operatorie oggi abbiamo 115 infermieri divisi nelle 20 sale operatorie del Cà Foncello”.
“Molti tavoli tecnici non avevano portato a nulla di fatto - spiega Mario De Boni, segretario generale Fp Cisl Treviso-Belluno - auspichiamo che l'impegno che si è preso oggi il direttore generale, dunque il trasferimento entro il 30 di giungo nella Cittadella della Salute e il potenziamento della squadra trasporti e di tutto il personale amministrativo, vada nella giusta direzione”. Tra le grandi difficoltà sottolineate dai sindacati che hanno portato alla stato di agitazione c’è la carenza di personale, lo sforamento dell’orario di lavoro, l’apertura di nuovi servizi senza adeguata copertura di personale, trasferimento delle attività alla Cittadella della Salute con insufficiente supporto logistico e carenza di materiali e presidi necessari.
“Abbiamo chiesto alla Prefettura un impegno formale rispetto ad un'apertura che l'Ulss ci ha dato nella convocazione di un tavolo affinché tutto il percorso possa essere seguito - aggiunge Marta Casarin, segretaria generale Fp Cgil Treviso - Noi abbiamo inviato una serie di richieste che fin qui non sono mai state prese in carico da parte dell’Ulss, quindi oggi ci troviamo da una parte i lavoratori che decidono di fermarsi perché le condizioni di lavoro sono complicate, dall’altra parte l'Ulss ci dice che rispetto ai loro dati, che analizzeremo durante il prossimo tavolo, le cose funzionano. Il tavolo in Prefettura rende più strutturato il percorso e abbiamo modo di vedere come andranno le cose”.