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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

A Cison il comune restaura (anche) le scritte fasciste

Il sindaco Pin: "Recupero storico, non politico"

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

A Cison il comune restaura (anche) le scritte fasciste

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CISON DI VALMARINO - “La mia volontà non conosce ostacoli”: è una delle scritte murali, risalenti al ventennio fascista, che è stata restaurata nel centro storico di Cison di Valmarino. L’amministrazione ha finanziato con 115mila euro un intervento per il restauro delle vecchie scritte murali in tutto il comune.

 

Si tratta del recupero dei vecchi nomi delle vie, dei toponimi e delle antiche scritte sulle abitazioni e sugli edifici cisonesi. In tre case private – i lavori sono comunque stati effettuati dal comune – sono stati restaurati tre motti risalenti al ventennio: si è trattato di risistemare le scritte, togliendo i segni del tempo e ridando un po’ di brillantezza alle lettere.

 

Ecco allora che “tornano alla luce” scritte come “sempre pronti a indossare lo zaino”, o “camminare e costruire, e se necessario combattere e vincere”. Si tratta, come ha spiegato il sindaco Cristina Pin, che ha specificato di non avere tessere di partito e di essere "quasi a-politica", di un recupero storico-culturale, che non ha nulla di politico. “E’ un recupero storico e filologico – rende noto il primo cittadino -, la storia si deve conoscere, non nascondere. Non si tratta in nessun modo di un recupero politico. E’ una parte della storia, non si può negare”.

 

“Non guardo la convenienza politica – continua il sindaco -, se una cosa deve essere fatta, va fatta”. Il recupero dei motti del ventennio è infatti solo una parte del restauro generale che recupera la vecchie scritte delle vie. Anche l’Anpi di Vittorio Veneto non ha sollevato polemiche, comprendendo lo sfondo storico-culturale dell’operazione.

 

“Aver rispolverato le scritte può essere un modo per mettere in risalto una testimonianza storica – commenta Chiara Marangon, presidente dell’Anpi vittoriese -. Tutto ciò che riguarda la memoria ha una valore. Non vogliamo sollevare nessuna polemica e creare nessuna confusione. Speriamo ovviamente che a questa operazione venga dato il senso che merita”.

 


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Roberto Silvestrin

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