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29 marzo 2024

Treviso

Cinque bambini operati d’urgenza all’ospedale di Treviso per gravi forme di otite

In tre mesi operati bimbi dai 9 mesi ai 5 anni, il primario Frezza:"Non sottovalutare la malattia, vaccinate i bambini per ridurre i rischi"

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Cinque bambini operati d’urgenza all’ospedale di Treviso per gravi forme di otite

TREVISO - In tre mesi all’ospedale di Treviso sono stati operati d’urgenza 5 bambini per una grave forma di otite che rischiava di portare a complicanze gravi.

I cinque interventi d'urgenza effettuati nell’arco di tre mesi hanno riguardato due bimbe, rispettivamente di 9 mesi e di 5 anni e tre bimbi, di 9, 16 mesi e 2 anni. “Alcuni dei casi gravi che abbiamo visto negli ultimi mesi non erano stati vaccinati, in toto o in parte – sottolinea dall’Unità di chirurgia dell’orecchio dell’ospedale di Treviso, il dottor Daniele Frezza -. Le vaccinazioni contro lo pneumococco e, in parte quella per l’Haemophilus influenzae, possono prevenire le complicanze acute o croniche. E’ anche importante, in caso di otite, far visitare il bambino dal pediatra, che può richiedere la consulenza specialistica”.

“Il caso più complesso e delicato è stato quello della bimba di 5 anni – spiega Frezza –. Ha richiesto un doppio intervento chirurgico durato complessivamente sei ore. Sono intervenuti prima i neurochirurghi, diretti dal dottor Canova, che hanno eseguito un’estesa craniotomia con l'asportazione dell'ascesso cerebellare. Successivamente siamo intervenuti noi sull'orecchio destro che è stata la causa del problema. La bambina è stata poi ricoverata in Rianimazione e successivamente in Pediatria dove è stata seguita, per un mese e mezzo, dall’équipe del dottor Martelossi con costanti controlli otochirurgici e audiologici”.

“Nel mese successivo a questo primo intervento – aggiunge Frezza – abbiamo operato una bimba di 9 mesi e un bimbo di 16 mesi, entrambi con un quadro erosivo che poteva condurre a complicanze severe come la paziente di 5 anni. In entrambi questi bimbi le vaccinazioni o non erano state eseguite o non erano stata completate il che causa una possibile maggior esposizione all'infezione da pneumococco.

In altri due bimbi, (9 mesi e 2 anni) con una diagnosi di otite complicata in esordio, si è dovuti ricorrere solo all'evacuazione dal timpano dell'infezione e al posizionamento di drenaggi trans timpanici”. "L'otite media acuta e le otiti effusive con perdita di udito – illustra Frezza - sono malattie molto frequenti nel bambino entro i 6-7 anni di vita. Talora l'otite per difficoltà anatomiche dell'orecchio e scarsa collaborazione del bambino non è facilmente diagnosticabile e il pediatra richiede la collaborazione dell'otorinolaringoiatra; l'otite media in rari casi, anche per l'aggressività di alcuni germi, se non trattata, può complicarsi con diffusione dell'infezione in aree vicino all'orecchio molto delicate. In alcuni casi le infezioni ripetute possono determinare danni cronici al timpano con riduzione dell'udito”.

“E' dunque estremamente importante – sottolinea il primario - che i bambini (ma anche gli adulti) con otite media vengano seguiti e trattati con una pronta risoluzione del quadro. Le complicanze possono divenire gravi e talora pericolose e qui nasce l'ottima collaborazione del nostri ospedale con la rete dei pediatri di famiglia, dei medici di medicina generale e con gli ospedali spoke che afferiscono a Treviso; da oltre 1 anno – aggiunge – eseguiamo mensilmente anche interventi di otochirurgia in bambini in casi di otite cronica e danni cronici al timpano e agli ossicini”. .

 


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