Cinque anni senza l’eminente studiosa Glori Cappello
Massima esperta del filosofo trevigiano Luigi Stefanini di cui a breve ricorre il settantesimo anniversario della morte

CAVASO DEL TOMBA – Cinque anni fa, il 5 aprile, la cultura trevigiana perdeva la nota storica della filosofia Glori Cappello. Aveva svolto la sua carriera professionale, dopo la laurea conseguita non ancora ventiduenne, prima all’università di Padova e quindi al liceo classico Canova. E accanto agli impegni didattici, oltre a quelli familiari, aveva trovato il tempo di proseguire l’attività di ricerca. Ed ecco i suoi importanti studi sul Medioevo, su Lorenzo Valla, Nicolò Cusano e Margherita Porete.
Intanto usciva per i tipi della Editrice trevigiana Canova un manuale di storia della filosofia da lei curato per il periodo medievale, il Rinascimento e l’Illuminismo. Ma è con la monumentale (novecento pagine) biografia del pensatore trevigiano Luigi Stefanini che Glori Cappello ha conquistato notorietà in campo nazionale. Il suo lavoro, che diventa uno dei principali riferimenti in occasione del settantesimo anniversario della morte del filosofo che cade il prossimo gennaio, è un indispensabile punto di partenza per illustrare l’importante figura di Stefanini e del suo concetto di personalismo.
Ma Glori Cappello si è interessata in varie circostanze anche del mondo intellettuale femminile. E anche in questo campo ha dato un contributo basilare con un sintetico, ma pregnante, ritratto di Antonietta Giacomelli, la educatrice nonché terziaria francescana che, fino alla sua morte nel 1949, ha tenuto acceso il dibattito sul discusso pensiero cattolico legato al modernismo. Alla prof. Cappello è stata intitolata la biblioteca del liceo Canova, ma la sua personalità e il suo impegno di studiosa meritano sicuramente anche altri riconoscimenti.
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